Sballo senza droga. Un quattordicenne è morto per un gioco estremo finito male, chiamato “sfida del blackout”. Si resta senza respiro più a lungo possibile, fino a svenire, e il giovane l’ha fatto con una corda che gli è stata fatale.
Morire per dimostrare coraggio, per la ricerca di sensazioni forti, per spingersi sempre oltre i propri limiti, è incomprensibile e inaccettabile.
Certe emozioni (sane) si possono trovare nello sport. È importante che i giovani abbiano uno sfogo costruttivo e l’attività sportiva è ricca di valori che lo permettono.
Stiamo attenti, come genitori, a ciò che fanno i nostri figli. Seguiamoli e diamo loro la direzione per una vita di valore. Questa direzione si trova nello sport e in Colui che, attraverso lo sport, noi vogliamo innalzare.
Preghiamo per la famiglia di questo ragazzo e per i tanti giovani che hanno bisogno di correre. Verso la luce
Vincenzo Lipari | Notiziecristiane.com
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