Gli studi universitari vanno a rotoli…

2013-05-15-06-23-13-1495691666Pace, sono una studentessa universitaria di lingue straniere, il mio sogno è proprio quello di laurearmi in lingue. Da quando ho preso la decisione di iscrivermi a questa facoltà ho messo tutto nelle mani di Dio. Purtroppo, i risultati non si vedono, io studio, ma il vero problema sono i professori che non fanno altro che umiliarti e bocciarti continuamente. Chiedo ogni giorno a Dio di aiutarmi, ogni volta quando ho un esame ma non accade nulla. Più di studiare e pregare cosa devo fare?Cara Elena, intanto, ti saluto calorosamente nell’amore del Signore. Comprendo perfettamente il tuo stato d’animo e la tua delusione mentre cerchi a tutti i costi di andare avanti negli studi, di non mollare per assicurarti un futuro e rendere concrete le tue attese. Proprio perché ci sto dentro, so che quello della scuola e dell’università, infatti, non è sempre un “porto tranquillo”. Nonostante ciò, nonostante la vita, in generale, non sia facile per nessuno, non dobbiamo mai scoraggiarci e questo te lo dico non per usare le solite frasi confezionate e di circostanza, ma perchè, da figli di Dio, conosciamo che a dirci di “non scoraggiarci” di “farci animo”, non è un uomo ma Gesù Cristo, il Figlio di Dio, Colui che per tutti noi ha “vinto il mondo”!

Egli ci esorta e ci incoraggia ad essere perseveranti nella fede ed anche a combattere onestamente nella vita, continuando ad amarla con i suoi turbini e le sue tempeste, e sempre di più per il suo sole e le sue rose; con le sue contraddizioni ed i suoi ostacoli, ma pure con la sua dolcezza ed il suo mistero buono che si nasconde nel cuore vivo di tutte le cose.

Tu stessa, da sola, sei stata in grado di darti una risposta; continua a studiare, per te stessa, per una tua formazione professionale che sarà d’investimento per il tuo futuro e la tua professione e, sopratutto, continua a pregare perché Dio non ha mai deluso i suoi figli che lo invocano e lo cercano per i loro bisogni. Anche se sarà una lotta, non dobbiamo, con questo, essere né tristi né pessimisti perché la fede ci afferma che la vittoria procurata da Cristo è definitiva e che Egli ci ha dato, a garanzia della sua conquista, un comando che è per noi un impegno: “lottare”. Noi cristiani siamo vincolati da un impegno che ci siamo assunti liberamente quando abbiamo accolto la chiamata alla grazia ed alla salvezza divina; siamo vincolati da un obbligo che ci spinge a lottare tenacemente, perché sappiamo bene di essere fragili, come tutti gli altri uomini, ma sappiamo pure che adoperando i mezzi che Dio ci ha dato riusciremo ad essere sale, luce ed il lievito del mondo ed a portare ad altri la consolazione di Dio! La lotta del cristiano non ha soste, perché nella vita interiore si verifica quel continuo fare e disfare, cominciare e ricominciare qualcosa; ci sono momenti in cui ci sembra aver raggiunto un traguardo, siamo soddisfatti perché abbiamo vinto la nostra battaglia, ma subito dopo si presenta un altro ostacolo, ricomincia la lotta e quest’altalena, che è poi la nostra vita, sembra non finire mai anche se dobbiamo ammettere che è meglio che sia così in modo da impedire alla superbia, all’orgoglio di farci considerare perfetti ed arrivati! E’ inevitabile che ci siano molte difficoltà nel nostro cammino; se non trovassimo ostacoli, non saremmo creature di carne ed ossa, ma ci illumini la luce di Dio facendoci sentire i suoi richiami o i suoi ammonimenti; ci aiuti a lottare e sia al nostro fianco nel momento della vittoria; non ci abbandoni nel momento della caduta, perché con Lui potremo sempre rialzarci e continuare a combattere.

Con affetto, Pietro

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