I miei tatuaggi, da vanto a vergogna

79206_mainimg1Un fratello ci scrive per testimoniarci la sua esperienza con i tatuaggi, che da vanto sono diventati, con la conversione, un motivo di vergogna.
La sua e la nostra speranza è che molti, soprattutto giovani, possano riflettere sul significato di una pratica, quella di “modificare” il proprio corpo, sempre più di moda nella nostra società.

La maggior parte dei giovani desidera fare un tatuaggio perché l’amico, o il fratello più grande, o l’idolo dello sport, o dello spettacolo hanno un tatuaggio ben in vista.
Purtroppo non considerano i buoni modelli da imitare, poiché i mass-media e la società offrono solo esempi sbagliati, quindi vanno dietro a queste mode strampalate senza pensare che ci possono essere delle conseguenze. L’apostolo Paolo afferma che l’unico esempio da seguire e da imitare è Gesù: “Siate miei imitatori come anch’io lo sono di Cristo” (1 Corinzi 11:1).
Molti tatuandosi pensano di essere più trasgressivi o più belli, ma poi i disegni che scelgono sono sempre i soliti; hanno sfumature o aggiunte diverse, ma i soggetti sono sempre gli stessi. Tutto ciò mi ricorda quel passo della scrittura che dice: “Non c’è nulla di nuovo sotto il sole” (Ecclesiaste 1:9).

Ho conosciuto più di una persona che si è fatto tatuare il nome o l’iniziale del proprio compagno o compagna, per dimostrare il grande amore che provavano l’uno per l’altro, illudendosi che questo gesto li avrebbe legati insieme per tutta la vita. Ebbene, purtroppo si sono tutti lasciati, e anche in malo modo!
Altri per dimostrare l’affetto e l’amore per i figli, si sono fatti tatuare il volto dei propri cari, o il loro segno zodiacale, altri addirittura il proprio cane deceduto. Ci sarebbero ancora tanti esempi, per non dire di quelli che arrivano fino a tatuarsi tutto il corpo, deturpandolo, pensando di rimanere sempre giovani. Purtroppo non è cosi, al contrario s’invecchia prima e la pelle diventa tutta rugosa, raggrinzita, e vi assicuro che non è un bello spettacolo.
Questi gesti non sono sicuramente una dimostrazione di amore, o di fedeltà, o di qualsiasi altro buon proposito, ma è solo un desiderio personale che si chiama vanità. “Vanità delle vanità; tutto è vanità” (Ecclesiaste 1:2), l’amore è ben altra cosa!

Prima di avere un’esperienza con Gesù, anch’io ho deturpato il mio corpo tatuandone varie parti, sono stato tra coloro che si fanno sedurre da questa società corrotta e senza Dio. A volte riguardo le foto di quando ero bambino, ripenso a quegli anni e dico: “Signore come ho potuto rovinare quel corpo sano e pulito che tu mi avevi donato?”. Davide ha scritto nel Salmo 139:14: “Io ti celebrerò, perché sono stato fatto in modo stupendo; le tue opere sono meravigliose, e io lo so molto bene” (Salmo 139:14).
Tempo fa mi piaceva esibire questi simboli che io reputavo essere segni di forza, ma poi ho compreso che mi sbagliavo, poiché ero debole e sono caduto cedendo a vari vizi che mi hanno reso schiavo del peccato. La vera forza viene dal Signore!
Del resto, fratelli miei, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza” (Efesini 6:10). Quella non era forza ma, come ho già detto, solo vanità. Ero un cieco senza forza che non sapeva quello che faceva e copiava qualcuno che a sua volta aveva copiato qualcun altro!

Dopo aver conosciuto il Signore Gesù, Egli ha scoperto il mio peccato e mi ha fatto comprendere che avevo sbagliato, a tal punto che ora mi vergogno di quello che ho fatto e quando sono al mare tendo a nascondermi, perché mi sento a disagio. È proprio vero, ciò che per me era un vanto, ora è motivo di vergogna, tanto da non riuscire a guardarmi allo specchio neanche nell’intimità della mia casa. Un giorno dovrò spiegare alle mie figlie che il loro papà ha sbagliato e che soffre per aver guastato il suo corpo.

Ho desiderato portarvi la mia testimonianza affinché, se c’è qualcuno che è tentato a tatuarsi, possa considerare ciò che ho vissuto io in prima persona. L’invito che ti faccio è quello di non guastare il tuo corpo pulito e sano… non farlo! Io mi sono pentito amaramente nonostante in gioventù fossi sicuro che non mi sarei mai pentito di questo gesto. Le cose possono cambiare, tanto più quando si conosce il nostro Signore Gesù.
Pensaci e che il Signore ti benedica!

Fonte: http://www.betaniachiesaevangelica.it/

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