Insegnami e guidami

insegnami e guidami

insegnami e guidamidi F. B. MEYER   –   Molti figliuoli di Dio si preoccupano profondamente di sapere come possono farsi guidare nel loro lavoro per il Signore. Saranno così molto utili alcuni suggeri­menti che ci facciano conoscere come il nostro Padre Celeste desidera che camminiamo e quale opera Egli vuole che facciamo. L’importanza dell’argomento non è esagerata, dato che la nostra pace e la nostra forza dipendono dal conoscere quale deve essere la nostra posizione secondo la volontà di Dio e dal sapere se proprio ci troviamo al nostro posto.  La manna cadeva soltanto dove si posava la nuvola, e veniva trovata la mattina nelle sabbie che, solo poche ore prima, risplendevano alla luce del fuoco celeste. Se siamo proprio là dove il Signore vuole che ci troviamo, siamo certi che Egli provvederà cibo, vesti ed ogni altra cosa. Quando Egli mandò i suoi messi a Cherit, si servì dei corvi per portar loro il cibo.

Qualche volta, molta parte del nostro lavoro nell’Opera è stato un insuccesso, perché abbiamo insistito nel cominciarla da noi, prima di accertarci di come avrebbe fatto Iddio e di sapere dove Egli richiedeva la nostra presenza. Sogniamo grandi successi. Cerchiamo di ottenerli. Chiamiamo in aiuto espedienti più o meno dubbi, poi dobbiamo ritirarci scoraggiati e vergognosi, come bambini che si sono punti tra i rovi e insudiciati in un pantano. Niente di tutto ciò sarebbe accaduto se soltanto fin dal principio ci fossimo posti sotto la guida dell’infallibile volontà di Dio. Egli può metterci alla prova, ma non ci permette di sbagliare.

Naturalmente il figliuolo di Dio che desidera cono­scere la volontà del Padre, si rivolge al Sacro Libro e ravviva la sua fiducia ricordando come nel corso dei secoli Iddio abbia guidato tutti coloro che hanno con­fidato in Lui fino alla certezza, ma che a volte anche essi sono rimasti perplessi, come ora avviene a noi.

Sappiamo che Abrahamo lasciò paese e familiari senz’ altra guida che Dio, e partì per il deserto verso una terra a lui sconosciuta. Sappiamo che per quarant’anni gli Israeliti vagarono nei labirinti di pietre rosse e tra le sabbie desolate. Sappiamo come Giosuè, en­trando nella Terra Promessa, poté affrontare le diffi­coltà di una regione sconosciuta, e poté sottomettere grandi nazioni guerriere, perché guardava al Capo degli eserciti che conduce sempre alla vittoria. Sappiamo an­cora che nella chiesa primitiva gli Apostoli poterono rispondere ai quesiti più difficili e risolvere i più scon­certanti problemi, stabilendo principi che avrebbero guidato poi la Chiesa fino alla fine dei tempi, e questo perché lo Spirito Santo rivelò loro tutto quello che dovevano dire e fare.

Fonte: http://www.chiesadiroma.it/

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