Io e il mio cammino di fede

manoPace, sono Luca, un uomo di 34 anni, nato e vissuto sempre a Milano, nato e cresciuto in una famiglia cattolica.

Il mio cammino è iniziato fin da piccolo con il battesimo, la comunione, la cresima e la professione di fede come deve essere per un buon cattolico, ma forse non un buon cristiano.
Nell’adolescenza ho incontrato un prete molto importante e anche molto all’avanguardia come approccio nel rapporto tra giovani e fede: Don Giorgio.
Una sera, mentre eravamo al campo estivo in montagna, ha preso me e altri due ragazzi e a me ha detto o farai il prete o aiuterai un prossimo in difficoltà: oggi sono felicemente sposato con una ragazza disabile, Viviana.
Nella mia adolescenza ho avuto dei momenti di crisi nella fede in cui ho timidamente letto la Bibbia, sperando che potesse dare delle risposte alle cose che secondo me non funzionavano nella mia vita.
Leggendo in modo superficiale e con la convinzione, che la chiesa cattolica ti insegna, che da solo non puoi capire la Bibbia ma deve esserci qualcuno (il “prete”) che te la spiega, ho lasciato perdere perché non si risolvevano i miei problemi.
Ora, ripensando a quei momenti e grazie alla lettura della Bibbia con mia moglie e all’incontro con la Chiesa Evangelica, comprendo che ero io a sbagliare l’approccio e non la Parola di Dio che non mi forniva le risposte!
Il mio errore, che è comune a molti, è quello di pensare che Dio risolva i nostri problemi con i nostri tempi e i nostri metodi, mentre Lui li risolve perché ci ascolta ma a modo Suo e non come vorremmo noi.
Se ripenso a quando ero adolescente, quando il mio problema era quello di competere con gli amici su chi riuscisse a conquistare più ragazze, io mi sentivo un perdente perché Dio voleva per me solo Storie Serie e non avventure mentre i miei “competitori” cercavano proprio le avventure. Io mi sentivo poco amato da Dio e un po’ inferiore agli altri amici.
Io mi sentivo… Io… Ma così non era per Dio!
Dio ha parlato al mio cuore perché, per come la pensavo, 10/15 anni fa non avrei mai preso in considerazione di avere come fidanzata e moglie una donna disabile mentre Dio ha scelto questo per me e gli sono immensamente grato!
Nell’ottobre del 2010 sono entrato nella Chiesa Evangelica Pentecostale per la prima volta in compagnia e incitato da mia moglie, qui ho incontrato il Pastore Nino (Chiesa ADI di via Trilussa) che sin da subito mi ha guidato nel rinnovamento della mia fede, anche se all’inizio mi ha messo di fronte alle difficoltà che avrei potuto incontrare e, ai miei occhi, sembrava più scoraggiarmi che incoraggiami.
Ho iniziato a frequentare il culto domenicale e la preghiera del mercoledì, e dal primo momento ho capito che la mia vita stava cambiando, che il mio cuore si stava e si sta ancora rinnovando.
Nel mese di dicembre sono stato ricoverato in ospedale per una forma di polmonite molto grave: ho rischiato di morire, mi sono sentito dire dalle infermiere del pronto soccorso e dai medici “lo stiamo perdendo” e, proprio in quel momento, grazie alla fede ritrovata ho esclamato nel mio cuore “Dio sia fatta la tua volontà!”.
Dio mi ha salvato!
Mia moglie e tutta la Chiesa, nei giorni prima dell’intervento, hanno pregato per me.
Dio ha ascoltato la preghiera dei Suoi figli.
Nei giorni di ricovero in ospedale ho pregato molto e lodato Dio per avermi lasciato vivere e insieme a mia moglie spesso leggevamo la Bibbia, o meglio lei la leggeva a me che non ero in perfetta forma.
Nello stesso periodo ho rafforzato il rapporto con il Pastore NINO che veniva spesso a farmi visita e a parlarmi di Dio e dei Fratelli che erano preoccupati per me, anche se mi conoscevano poco.
Nei mesi seguenti ho sentito sempre più forte il Bisogno di leggere la Bibbia sia da solo che con mia moglie perché è fondamentale mettere Dio al centro del Matrimonio per farlo guidare da Lui, perché le difficoltà all’interno ci sono ugualmente ma con Dio presente si superano meglio e senza rompere i matrimoni alla prima difficoltà, come molte coppie senza Dio fanno.
Da quando io e mia moglie leggiamo insieme la Bibbia, preghiamo e lodiamo insieme il Signore, ci rechiamo insieme nella Sua Casa per adorarLo, il nostro Amore, il nostro matrimonio e la nostra complicità, in Cristo sono, di giorno in giorno, sempre più forti e superiamo ogni piccola difficoltà.
Nel lavoro ho avuto delle difficoltà, perché siamo stati messi in cassa integrazione per 6 mesi e dunque i problemi finanziari, anche questi comuni a molti, e spesso causa di liti nelle coppie li abbiamo superati con l’aiuto di Dio che ha donato a miei genitori la possibilità di darci una mano.
Il cammino per diventare un buon figliuolo di Dio è ancora lungo e sicuramente presenterà altre difficoltà, forse più grandi di quelle precedenti, ma con Lui al fianco tutto diventa possibile, a condizione che noi affidiamo il nostro cuore e la nostra vita a Lui e che non cerchiamo di suggerirGli la soluzione, secondo noi migliore, ai nostri problemi perché “le sue vie non sono le nostre vie e i Suoi pensieri non sono i nostri pensieri” (Isaia 55:8).

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