La verità sulla sorte del pastore Saeed Abedini


ICN-News rispetto alle maggiori testate giornalistiche internazionali ha fatto luce sulla propaganda iraniana e sulla disinformazione che oggi investe le sorti del pastore Saeed Abedini. Infatti, come si evince dal sito di ICN-News, il Pastore Iraniano NON “è stato graziato”. Fra l’altro si può “graziare” solo un condannato, ma nel caso di Saeed non c’è stata ancora una sentenza di condanna perché il giudice sta ancora esaminando le varie accuse. Le autorità iraniane, contrariamente a quanto diffuso da Teheran, non solo non hanno concesso il “rilascio di Saeed su cauzione” ma hanno addirittura rifiutato la richiesta fatta in tal senso dai genitori. La nostra fonte altra non è che la stessa moglie del pastore Saeed con la quale, grazie agli efficaci mezzi di comunicazione offerti dalla tecnologia, ci teniamo in contatto giornalmente.
A questo punto si tratta di credere o alla propaganda iraniana e ai “pappagalli dell’informazione che si precipitano a diffondere notizie senza il controllo delle fonti o credere alla fonte più autorevole che, in questo caso, è la moglie del detenuto. La moglie ha, difatto, dichiarato senza mezzi termini di essere preoccupata perché da mercoledì non ha più notizie di suo marito. Nella giornata di giovedì i genitori di Saeed, insospettiti dal silenzio del figlio (che era solito chiamarli ogni mercoledì), si sono recati al carcere di Evin in cerca di sue notizie. Le autorità penitenziarie hanno risposto di non sapere dove si trova.
La disinformazione è servita: prima la beffa del rilascio su cauzione, poi l’inganno del trasferimento in una località ignota. Due le ipotesi: Saeed può essere stato trasferito in una località segreta (è già successo in altri casi simili) oppure può essere stato trasferito in ospedale per essere curato in seguito ai maltrattamenti subiti nel corso dei pesanti interrogatori a cui è stato sottoposto.

La cosa che noi figli di Dio possiamo fare e pregare per lui. Pregare affinchè non avvenga per Saeed Abedini quel martirio che subirono i figli di Dio quando portavano la Sua parola, come molte volte abbiamo letto nei testi sacri della Bibbia, e che ancor’oggi subiscono i figli di Dio che cercano la Sua faccia e fanno la sua volontà.

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