Maestri e pappagalli

Non ricevere alcuna accusa contro un anziano, se non è confermata da due o tre testimoni. Quelli che peccano, riprendili alla presenza di tutti, affinché anche gli altri abbiano timore. 1 Timoteo 5:19,20

La Bibbia ci ricorda di non essere in molti a far da maestri, sapendo che ne riceveremo un più severo giudizio, poiché tutti manchiamo in molte cose, ma dice di assolutamente non fare il “PAPPAGALLO”…

Perciò ecco», dice l’Eterno, «io sono contro i profeti che rubano gli uni agli altri le mie parole. Ecco», dice l’Eterno, «io sono contro i profeti che usano la loro lingua e dicono: “Egli dice.»  Giacomo 3:1,2/Geremia 23:30,31

Se questo popolo o un profeta o un sacerdote ti domandano: “Qual è l’oracolo del SIGNORE?”,tu risponderai loro: “Ecco l’oracolo: IO VI RIGETTERÒ”, dice il SIGNORE.

«Quanto poi al profeta, al sacerdote o al popolo che dirà: “Oracolo dell’Eterno”, io punirò quel tale e la sua casa. Così direte, ognuno al proprio vicino e ognuno al proprio fratello: “Che cosa ha risposto l’Eterno?” e “Che cosa ha detto l’Eterno?”. Ma l’oracolo dell’Eterno non lo menzionerete più, perché LA PAROLA DI CIASCUNO SARA’ IL SUO ORACOLO, perché avete distorto le parole del DIO vivente, l’Eterno degli eserciti, il nostro DIO.

E se dite ancora: ‘Oracolo dell’Eterno’, allora l’Eterno parla così: ‘Siccome avete detto questa parola ‘oracolo dell’Eterno’, benché io v’avessi mandato a dire: ‘Non dite più: – Oracolo dell’Eterno -, ecco, io vi dimenticherò del tutto, e vi rigetterò lungi dalla mia faccia, voi e la città che avevo data a voi e ai vostri padri, e vi coprirò d’un obbrobrio eterno e di una eterna vergogna, che non saranno mai dimenticati. (Geremia 23)

Già è pericoloso fare da insegnante, ma a fare il profeta pappagallo, beh, meglio condividere le cose che il Signore ci da personalmente da condividere con parole nostre in semplicità!!!

Quanti scandali! Pietro e Paolo ci avvisano: Poiché è giunto il tempo in cui il giudicio ha da cominciare dalla casa di Dio; e se comincia prima da noi, qual sarà la fine di quelli che non ubbidiscono al Vangelo di Dio? Non v’ingannate; non si può beffarsi di Dio; poiché quello che l’uomo avrà seminato, quello pure mieterà. (1 Pietro 4:17/Galati 6:7).

Stamattina anche da parte di “non carismatici”, (la maggioranza degli scandali fino ad adesso arriva dall’ambiente carismatico), un insegnante è stato dimesso con vergogna da un collegio famoso dei “Riformatori” per le sue attività e coinvolgimento con un sito-tramite per incontri adulteri, (Ashley Madison). RC Sproul jr è diventato l’ultimo esempio che a giocare col fuoco; non solo ci si brucia, ma viene bruciato in un attimo tutto ciò alla quale sei stato associato e parte.

David Yonggi Cho, (un altro famoso insegnante), è ancora in carcere oggi, e tanti altri sono stati costretti ad ammettere le loro attività contrarie alla Parola che insegnavano come mestiere…

Una Parola incoraggiante la troviamo in Giobbe:

In Dio stanno la sapienza e la potenza, a lui appartengono il consiglio e l’intelligenza. Ecco, EGLI ABBATTE, e nessuno può ricostruire; CHIUDE UN UOMO IN PRIGIONE, e non v’è chi gli apra. Ecco, egli trattiene le acque, e tutto inaridisce; le lascia andare, ed esse sconvolgono la terra.

Egli possiede la forza e l’abilità; DA LUI DIPENDONO CHI ERRA E CHI FA ERRARE. Egli manda scalzi i consiglieri, colpisce di demenza i giudici.

Scioglie i legami dell’autorità dei re e cinge i loro fianchi di catene. Manda scalzi i sacerdoti, e rovescia i potenti. PRIVA DELLA PAROLA I PIU’ ELOQUENTI, e toglie il discernimento ai vecchi. Sparge lo sprezzo sui nobili, e RALLENTA LA CINTURA AI FORTI.

Rivela le cose recondite, facendole uscir dalle tenebre, e TRAE ALLA LUCE CIO’ CHE E’ AVVOLTO IN OMBRA DI MORTE. Rende grandi  i popoli e li annienta, amplia le nazioni e le riconduce nei loro confini; toglie il senno ai capi della terra, e li fa errare in solitudini senza sentiero. Van brancolando nelle tenebre, senza alcuna luce, e li fa barcollare come ubriachi. Giobbe 12:13-25

Quando succedono queste cose, (e ne succederanno altre), Dio è in controllo di tutto.
In Ebrei troviamo:

«Figlio mio, non disprezzare la correzione del Signore e non perderti d’animo quando sei da lui ripreso, perché il Signore corregge chi ama e flagella ogni figlio che gradisce». Se voi sostenete la correzione, Dio vi tratta come figli; qual è infatti il figlio che il padre non corregga? Ma se rimanete senza correzione, di cui tutti hanno avuta la parte loro, allora siete dei bastardi e non dei figli.

Inoltre ben abbiamo avuto per correttori i nostri padri secondo la carne e li abbiamo rispettati; non ci sottometteremo molto di più ora al Padre degli spiriti, per vivere? Costoro infatti ci corressero per pochi giorni, come sembrava loro bene, ma egli ci corregge per il nostro bene affinché siamo partecipi della sua santità. Ogni correzione infatti, sul momento, non sembra essere motivo di gioia, ma di tristezza; dopo però rende un pacifico frutto di giustizia a quelli che sono stati esercitati per mezzo suo. Ebrei 12: 5-11

Perciò il Signore dice: «Poiché questo popolo si avvicina a me solo con la bocca e mi onora con le labbra, mentre il suo cuore è lontano da me, e il loro timore di me è solo un comandamento insegnato da uomini, perciò, ecco, io continuerò a fare meraviglie in mezzo a questo popolo, sì, meraviglie e prodigi; la sapienza dei suoi savi perirà e l’intelligenza dei suoi intelligenti scomparirà». Guai a quelli che vanno in luoghi profondi per nascondere i loro disegni dall’Eterno, che fanno le loro opere nelle tenebre e dicono: «Chi ci vede? Chi ci conosce?». Isaia 29:13-15

Se noi confessiamo di conoscere l’Eterno, però non camminiamo come la Parola dichiara di camminare in ubbidienza, il Signore interverrà come egli dichiara: “Per amore del Mio nome.”
Non siate in molti a fare da maestri, e non facciamo assolutamente i profeti pappagallo. «La mia parola non è come il fuoco?», dice l’Eterno, «e come un martello che spezza il sasso? Geremia 23:29

Che le parole dell’Apostolo Paolo ci possano sempre rimbombare nel cuore come avviso e freno: … dopo aver predicato agli altri, non sia io stesso riprovato. 1 Corinzi 9:27

Sander Steall

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