Nicola Legrottaglie: Gesù vive e mi aiuta anche a giocare

1396118921-legrottaglie-predica-allo-stadio-di-modicaNicola, ha giocato in diversi club come difensore centrale; al momento (2013) gioca nel Catania. Nella Juve, alcune volte, Lippi lo utilizzava perché spesso non aveva di meglio.
Nicola una volta si arrabbiava di brutto in campo, litigando con l’arbitro, gli assistenti, oggi il suo libro preferito è la Bibbia, condivide la sua conversione aCristo ai compagni e si considera un Atleta di Cristo.
A indicargli la strada “GESÙ”, fu Tomas Guzman, anche lui calciatore, allora, nel Campionato italiano serie A.
Toman, un giorno gli disse: “Nicola, perché non credi?”; e Legrottaglie… credette.
Oggi Nick, dopo aver trovato la felicità oltre il pallone, testimonia la sua Fede, non solo a parole, ma anche con comportamenti consoni al suo nuovo status di credente.
Nicola applica la sua trovata serenità interiore anche in campo, servendo di esempio e di aiuto ai compagni.

Fino a 28 anni conducevo una vita sbagliata agli occhi di Dio, poi, leggendo la Bibbia, a poco a poco, sentivo che il vuoto che avevo dentro si andava colmando.
Prima, quando uscivo con i compagni, andavo alle feste e facevo spesso tardi, una volta tornato a casa, mi chiedevo: cosa mi è rimasto di questa serata?
Alla Juve, poi, avevo realizzato il sogno della mia vita, avevo lavorato sodo tutta la vita per arrivare fino lì, eppure mi sentivo solo e vuoto.

Forse non avrei trovato Dio se non avessi toccato il fondo; mi sentivo incompleto, non mi piacevo.
Nel mio essere sesso-dipendente, quando vedevo una donna attraente la desideravo.
Poi però, quando l’avevo ottenuta, non m’importava più di lei, e questo faceva stare male nanche me.
Oggi ringrazio Dio per avermi aiutato.
Avrei potuto sposare la donna sbagliata e mettere al mondo figli che sarebbero stati degli infelici, e a loro volta avrebbero creato altra infelicità.

Gesù, un giorno, ad una donna che soffriva del mio stesso tremendo vuoto (che cercavo di colmare col sesso, come tanti altri che ci provano con la droga, alcool, soldi, successo…), disse: “Chiunque beve di quest’acqua avrà sete di nuovo; ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete; anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d’acqua che scaturisce in vita eterna” (Giovanni 4:14).
Fu così che Gesù riempì il vuoto del mio cuore, tanto ché, negli ultimi anni, sono cresciuto anche in campo, infatti ho una tranquillità che prima non avevo.

Oggi ne sono certo: se segui l’insegnamento di Dio non sbagli, fai sempre la cosa giusta, e sei felice.
I miei compagni di gioco, in casa o in trasferta, cercano sempre tutte le cose che possono appagare i loro sensi: discoteche, pub…; io, invece cerco una Chiesa evangelica.
Prima non credevo in Dio e non lo prendevo in considerazione, pensavo che io stesso ero dio; oggi quel falso dio del mio “ego”, l’uomo schiavo dei desideri banali non c’è più, me ne sono liberato, con l’aiuto di Gesù.

da: Incontraregesu.it/

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