Non apparteniamo alle tenebre

download-770x350di Elisabeth Elliot – Ci sono momenti in cui non riusciamo a vedere il sentiero da percorrere, ci sembra quasi che l’oscurità ci travolga e ci avvolga. Deve essere stato cosi anche per i cristiani di Tessalonica. Paolo parla della loro grave sofferenza a causa del messaggio da lui stesso portato. Può la luce della verità di Dio portare sofferenza? Si, spesso lo fa, e colui che con gioia ha ricevuto la luce può trovarsi presto immerso nelle tenebre. Ma le tenebre non lo dominano! Egli non “appartiene” ad esse (1 Tessalonicesi 5:6) ma al contrario è “un figlio di luce”, avendo ricevuto una parola che annuncia cose avvenire, la resurrezione, il suono della voce d’arcangelo, la tromba di Dio che chiama, il ritorno del Signore. “Dio infatti non ci ha destinati ad ira, ma ad ottenere salvezza per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo, il quale è morto per noi affinché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui” (5:9,10). Un piccolo bambino sta tranquillo anche al buio se suo padre o sua madre sono lì con lui perché non è solo, è in compagnia. Il buio non fa la differenza.

Fai tua la parola del Signore anche quando sei in mezzo alle tenebre. Se Egli è morto per darci vita e farci vivere in Sua compagnia, credi che Egli ci abbandoni solo perché intorno a noi tutto è buio?

Da: Chiesadiroma.it

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