Palermo: Intervista esclusiva al Pastore Lirio Porrello

0Palermo – Abbiamo il piacere di pubblicare l’intervista esclusiva a Lirio Porrello, pastore di fama internazionale e fondatore della Parola della Grazia.

Ricordiamo, per chi non lo conoscesse, che il Pastore Porrello trentacinque anni fa’ sensibile alla chiamata del Signore, prese la decisione più impegnativa della sua vita: abbandonare la professione medica già avviata, per dedicarsi totalmente al ministero e alla cura della nascente chiesa “La Parola della Grazia” di Palermo.

La storia della sua comunità è piena di benedizioni, comincia nel 1985, quando, su iniziativa di lui e del Pastore Beniamino Cascio, iniziano a riunirsi in un piccolo locale in via Ciullo d’Alcamo. Erano circa una trentina… a distanza di quindici anni, nell’aprile del 2001 inaugurano a Palermo, nei locali di via Carlo de Grossis 2 h, dove si trovano adesso, non senza una nuova visione nel cuore: una sala conferenze con 2.500 posti a sedere. Dove ogni posto a sedere per il Pastore Lirio non è un numero, ma un cuore conquistato per Gesù.

In questi mesi alcuni video tra cui quello di notizieristiane.com, hanno focalizzato l’attenzione sulla frase riguardante l’anno 2033, poiché a motivo di sintesi noi non potevamo pubblicare tutto il culto in questione, abbiamo deciso di andare direttamente alla fonte e chiedere direttamente al diretto interessato per mettere una parola “fine” a ogni incomprensione. Che cosa intendeva realmente dire quando durante il culto esponeva il concetto del ritorno di Gesù Cristo concernente l’anno 2033?

Premetto che io non ho affermato che il 2033 sarà l’anno del ritorno di Cristo. Non credo che si possa dare una data per la venuta di Gesù visto che Gesù stesso ci dice che solo il Padre conosce il tempo della Sua seconda venuta. Lui stesso ci ha indicato una serie di segni che preannunciano la Sua venuta, segni che sono sotto gli occhi di tutti. Tra questi segni troviamo quello della “luna rossa”, di cui il profeta Gioele ci parla in Atti 2:20 “Il sole sarà mutato in tenebre, la luna in sangue, prima che venga il grande e glorioso giorno del Signore.”. E’ degno di nota osservare che la prossima luna rossa, prevista scientificamente per il 2033, cada circa duemila anni dopo dalla festa di pentecoste di Atti 2. Anche questa osservazione, congiunta al fatto che Dio è intervenuto nella storia degli uomini in base alle feste da lui comandate (Levitico 23), va nella stessa direzione degli altri segni preannunciati da Gesù stesso per un imminente ritorno del Signore. Sappiamo che ci sono discordanze riguardo le datazioni, nessuno può dire con assoluta sicurezza la data della Sua venuta ma dai segni possiamo dire (senza dare una data) che la Sua venuta è vicina. Quindi la Sua venuta è vicina!

In merito alla frase “Canalizzare le offerte”, estratta sempre in quel breve video citato prima, per prepararsi agli eventi di evangelizzazione, può spiegarci meglio il significato di questo concetto?

Precisiamo che la frase corretta da me pronunciata è stata “canalizzare le finanze” (e non le offerte). Con questa esortazione è stata data un’indicazione a investire sulla predicazione del Vangelo del Regno a ogni persona in accordo a Matteo 24.14 Matteo 24,14 E questo evangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo in testimonianza a tutte le genti, e allora verrà la fine».

Esistono modi alternativi già sperimentati ai tempi della chiesa primitiva che non richiedono la canalizzazione delle offerte per organizzare eventi di evangelizzazione?

Nella chiesa primitiva Paolo, per predicare il vangelo e finanziare le sue missioni, si è fatto sostenere e finanziare dalle chiese (2 Corinzi 11.8).

Che cosa vorrebbe dire ai nostri giovani che vivono lontano da ogni esperienza di fede con Dio e che rischiano di vedere il ritorno di Gesù senza averlo ancora mai riconosciuto come loro personale salvatore?

Semplicemente li voglio invitare a fare esperienza con Dio. Salmo 34:8 “Gustate e vedete quanto l’Eterno è buono; beato l’uomo che si rifugia in lui ”.

Il mondo oggi sta cambiando in maniera molto rapida, nota delle differenze tra le chiese di trenta-quaranta anni fa e quelle di oggi? Chi è il pastore all’interno di una chiesa e che rapporto ha con i suoi membri?

Ogni generazione ha le sue differenze (rispetto a quella precedente) e nuove sensibilità. Bisogna adattare il linguaggio alla generazione senza cambiare mai i contenuti eterni dell’Evangelo. Salmo 119:89 Per sempre, SIGNORE, la tua parola è stabile nei cieli. L’Evangelo è eterno (Apocalisse 14:6) ma il linguaggio per predicarlo deve essere cambiato, adattato per ogni generazione. Crediamo che nel modello divino il pastore è colui che governa la chiesa locale e conduce i membri a realizzare il proponimento di Dio.

Dobbiamo sapere sempre preservare il Vangelo. Mettere i nostri disaccordi e le nostre differenze sulla piazza non è onorare Dio dato che il nostro compito è tenere alta la Parola della Vita (Filippesi 2:14-16). Usiamo i mezzi di comunicazione di massa che abbiamo a disposizione per il bene e non per il male e le dispute! Dio vi benedica e grazie per l’opportunità. Che Dio possa benedire il vostro operato!

Pietro Proietto | Notiziecristiane.com

Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook