Parigi: Charlie Ebdo bestemmia lo Spirito Santo!

Charlie-HebdoCi sentiamo di condannare fermamente gli atti  terroristici perpetrati il 7 e 9 gennaio 2015 dai fratelli Cherif e Said Kouachi e condanniamo fermamente ogni forma di violenza in assoluto, ma non basta invocare la libertà di satira contro il fondamentalismo islamico per sconfiggere il terrorismo islamico.

La nostra identità di Cristiani c’impone di guardare oltre l’apparenza e soprattutto di non lasciarci trascinare dalla corrente mediatica che spesso travolta dall’emotività di massa indirizza le notizie su di una linea retta a senso unico che non sempre corrisponde alla limpida Verità che deriva dal prendere in considerazione le due facce della medaglia e non concentrandosi esclusivamente sull’evento finale che trae sempre origine da una storia precedente.

Abbiamo conosciuto i due terroristi e li abbiamo visti giudicarsi e condannarsi da soli e siamo rimasti inorriditi dalle loro azioni insensate; abbiamo anche visto il mondo occidentale, uomini, capi di stato e religiosi destarsi quasi come se si fossero improvvisamente risvegliati da un lungo letargo e marciare a centinaia di migliaia sulle strade di Parigi al grido “je suis Charlie”.

Rivendicando la Libertà di poter proferire anche parole blasfeme contro chi ha un credo o una fede diversa; oggi seguendo la diretta su Rai News della manifestazione Francese in cui erano presenti ben quaranta rappresentanti delle nazioni del mondo sono rimasto perplesso dal sentir parlare un giornalista d’oltralpe di diritto al blasfemo, così sono andato a indagare un po’ sulla storia di Charlie Hebdo e non da musulmano, non da islamico, non da mediorientale, ma da cittadino italiano Cristiano ne sono rimasto profondamente sconcertato e sconvolto; inizierò presentando una breve introduzione sull’origine e sul percorso anticristiano dei creatori di quello che oggi è un periodico settimanale satirico francese definito dallo spirito caustico e irriverente:

La storia di Charlie Hebdo iniziò con il mensile Hara-Kiri. Nel 1960, Georges Bernier, alias Professeur Choron, e François Cavanna iniziarono le pubblicazioni, definendo il proprio giornale satirico come «journal bête et méchant» (giornale stupido e cattivo). Choron ne divenne il direttore. Cavanna, capo redattore, costruì progressivamente una squadra comprendente Topor, Fred, Reiser, Wolinski, Gébé, Cabu. La pubblicazione fu interdetta dalla magistratura poco dopo, nel 1961, e nuovamente nel 1966. Quest’ultimo divieto fu ritirato sei mesi più tardi, ma certi collaboratori non ritornarono alla redazione (come Gébé, Cabu, Topor, Fred), mentre arrivarono Delfeil de Ton, Fournier e Willem.

Nel 1969, lo stesso gruppo, sotto la guida di Cavanna, decise di trasformare il mensile in settimanale. Gébé e Cabu tornarono nel gruppo. Nel febbraio 1969 fu lanciato Hara-kiri-hebdo che più avanti, nel maggio 1969, prese il nome di L’hebdo hara-kiri. Nel novembre 1970 il generale Charles de Gaulle morì, mentre dieci giorni prima un incendio in una discoteca aveva causato 146 morti. In quell’occasione, l’Hebdo titolò in copertina «Bal tragique à Colombey – un mort» (Tragico ballo a Colombey [=residenza di De Gaulle] – un morto). A causa di ciò la pubblicazione dell’Hebdo hara-kiri fu bloccata dal Ministro dell’Interno. Senza considerare l’interdizione, il gruppo decise che le pubblicazioni sarebbero continuate, aggirando il divieto con il cambio di nome del giornale in Charlie Hebdo. Il nuovo titolo derivava dal mensile Charlie, che Bernier e Delfeil de Ton avevano lanciato nel 1968.

Tornando ai nostri giorni il periodico in questione oltre a pubblicare costantemente vignette con immagini offensive e immorali dirette alle più disparate forme di credo, resto meravigliato nello scoprire che nei confronti dei Cristiani non solo non si è risparmiato bensì si è superato offendendo non solo il Padre, non solo il Figlio ma addirittura lo Spirito Santo del quale la Parola di Dio insegna che non vi è nulla di più Sacro e che nessuno può permettersi di insultare, pena la condanna eterna; la pubblicazione di cui vi parlo la quale non è la sola, ma ce ne sono diverse altre, mostra una vignetta con rappresentato il Figlio con una corona di spine in testa e con il triangolo simbolico della massoneria conficcato nel sedere, il quale a sua volta sodomizza il Padre; la vignetta in questione mostra Padre e Figlio con le parti intime esplicitamente scoperte e sulla testa del Padre è evidenziata la scritta “le père”, sulla testa del Figlio è evidenziata la scritta “le fils” e sul triangolo massonico è evidenziata la scritta ” le saint espirit”.

Dinanzi a questa bestemmia contro Padre, Figlio e Spirito Santo restiamo sgomenti e indignati e questo deve farci comprendere, dove sta andando il mondo, quello stesso mondo che per le feste natalizie paganamente corre ai grandi acquisti per imbandire tavolate e trascorrere le nottate a giocare a carte e divertirsi sconsacrando la Santità di Cristo è lo stesso che abbiamo visto quando capi di stato sfilavano in piazza difendendo per certi versi il diritto alla Blasfemia, lo stesso che idolarizza Charlie Ebdo dimenticandosi di Dio, e che idolarizza i messaggi sbagliati di autorevoli personaggi dello spettacolo, dimenticandosi di Cristo.

 Cari fratelli, questo deve farci comprendere più che mai che il Ritorno del nostro Signore Gesù Cristo è sempre più imminente, poiché le profezie concernenti, gli ultimi tempi una dietro l’altra si stanno concretando tutte (vedi, Apoc. 22,11). Il nostro invito è a restare saldi nella fede e tenere la lampana accesa per non smarrirci tra le tenebre di questi giorni; la notte è fonda e si fa sempre più buio e gli inganni e le menzogne del nemico si fanno sempre  più artefatte; è in scena un Palcoscenico mediatico globale dove ciò che sembra vero è in realtà finzione; ma questo deve incoraggiarci perché’ rivela che l’alba è sempre più vicina , e Noi Figli di Dio dobbiamo resistere fino alla fine aspettando con ardor di cuore di poter finalmente presto gridare il solo e unico Nome che è stato dato per la nostra reale liberazione “Gesù Cristo il Signore”.

Francesco Comito – notiziecristiane.com

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