Da quel momento il desiderio dell’alcool è sparito dalla mia vita

addictologie_alcool

addictologie_alcoolEccolo, era sì un medico, ma stava annegando nella disperazione. Per anni era stato vittima dell’alcol. Neppure la grave malattia di uno dei figli, o gli innocenti occhi supplichevoli dei bambini riuscivano a trattenerlo dall’ubriacarsi. Di tanto in tanto egli riusciva ad abbandonare la bottiglia, ma poi seguiva la grave ricaduta.
Ecco la relazione della sua esperienza:

Il giorno inizia…
Lo sguardo innocente di quel bambino mi demoralizzava. Disprezzavo me stesso e mi dicevo: “Tu sei un essere miserabile, a causa dell’alcol hai condotto tuo figlio sull’orlo della rovina…. e adesso continui a bere!”
I rimproveri che mi facevo si accumulavano, crescevano fino a condurmi alla disperazione.

Sai caro lettore cosa vuoi dire “disperazione”? E’ la condizione nella quale si riconosce in maniera inequivocabile, che tutta la buona volontà e tutte le lotte non servono a nulla. Lo stato nel quale tutto ti sembra perduto e la vita non ha più senso.
In quella triste situazione una voce nel cuore mi sussurrava: “Meglio una fine orribile, che un orrore senza fine. Tu sai dov’è la pistola. In un modo o nell’altro sei un fallito, poni fine a questa disperata esistenza.”

Ciò avvenne durante una domenica pomeriggio, dopo una terribile notte d’insonnia e d’inquiete.

Ero nel mio ambulatorio, completamente solo. Sotto il peso della mia grande disperazione decisi di porre fine al mio patibolo una volta per sempre. Ero ormai deciso a tutto. Ma mentre mi preparavo al gesto decisivo, una mano invisibile frenò il mio slancio, guidando i miei pensieri al vicino passato. In quel momento posso dire che le preghiere di mia madre furono esaudite. Tutta la famiglia mi aveva ormai abbandonato, mia madre era l’unica a non cedere.

Nella disperazione cercai la mia Bibbia, cominciai a sfogliarla ed a leggere qua e là.
Il mio sguardo fu attirato da una frase scritta dal profeta Isaia, nel capitolo 44:

“Io ho fatto sparire le tue trasgressioni come una densa nube ed i tuoi peccati come una nuvola. Torna a me poiché io ti ho riscattato”!

Sentii allora una nuova speranza di vita. Lessi e rilessi quella frase e di colpo realizzai che essa era il parlare di Dio al mio cuore. Sentii che era lui a dirmi attraverso quelle parole che i miei peccati erano stati cancellati e che potevo cominciare una nuova vita! Sì, Egli mi dava una nuova possibilità d’inizio e questa volta non ero solo ad affrontare tutto, poiché Dio era con me.
Io, sì proprio io che non credevo, caddi sulle mie ginocchia piangendo. Riconobbi i miei sbagli e chiesi a Dio perdono dei miei peccati; a lui che mi cercava mentre tutti mi avevano abbandonato. Gli parlai dei miei problemi della mia diabolica dipendenza dall’alcol, dei miei fallimenti.
Gli chiesi con tutto il cuore di aiutarmi e liberarmi dalla mia disperazione e dalla mia miseria.
La risposta non si fece attendere! Una pace profonda discese su me e sentii la certezza del perdono di Dio. Da quel momento in poi il desiderio dell’alcol è sparito dalla mia vita. Che meraviglioso regalo mi ha fatto Dio!

“Se anche tu ti trovi nel bisogno, cerca il Signore. Egli ha aiutato me che non lo meritavo, perché non dovrebbe aiutare anche te?

Fonte: http://conosceredioit.dev.jesus.net/

Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook