Scendi dal carro (L’Eunuco e Filippo)

Nel libro degli Atti troviamo una storia molto interessante: 8:26-40, leggiamo.

Eunuco è l’uomo che per natura o per operazione è incapace di generare e di avere rapporti con donne. Essi in origine vennero posti come custodi degli harem dei re orientali e qualche volta furono incaricati dell’educazione dei figli del sovrano. In seguito il termine indicò semplicemente un ufficiale, un intimo del re, senza tenere conto delle sue condizioni fisiche; talora aveva anche il comando di eserciti, era un personaggio influente.  

Che non sia eunuco nel senso tecnico del termine, è confermato dal fatto che entra nel tempio (Levitico 21:20). Si tratta di un etiope, che occupa un posto importante alla corte della regina di Candace, nella regione Nubia (regione comprendente l’Egitto Meridionale).

Il termine “Nubia” deriva dall’antico egizio “NWB“, che significava “oro“, essendo concentrata nella regione l’estrazione di gran parte del prezioso metallo (wikipedia)

Eunuco di Candace; Kandake (kendake o kentake), che significa “grande donna“, è stato usato come titolo reale o nome dinastico per le regine di Meroë, città nubiana (per esempio: “faraone”; “Cesare”). Alcune delle kandakes governarono in proprio. Altre governarono con i loro mariti: queste regine non erano semplicemente delle consorti, sembrano avere avuto uguale potere dei re. Era possibile vedere una kandake essere il sovrano mentre il marito era semplicemente al suo fianco. Inoltre, alcune kandakes erano regine guerriere che guidavano i loro eserciti in battaglia.

In qualche modo il nome dell’Iddio d’Israele arrivò anche in Etiopia. Probabilmente l’Etiopia fu messa a conoscenza dell’Iddio d’Israele mediante la regina di Sheba, la quale lasciò il suo regno per raggiungere il re Salomone e poter conoscere la sua sapienza (1 re 10:1-13).

La regina Sheba veniva dalla terra dell’oro, infatti la Parola dirà a riguardo: “Poi lei diede al re centoventi talenti d’oro, una grandissima quantità di aromi e delle pietre preziose. Non furono mai più portati tanti aromi quanti ne diede la regina di Sheba al re Salomone.” (1 Re 10:10).

Filippo affianca il carro, e con l’eunuco comincia un colloquio molto interessante.

Filippo aveva ascoltato l’eunuco che leggeva dal profeta Isaia e gli chiese: “Capisci quello che stai leggendo?” l’eunuco rispose: E come potrei, se nessuno mi guida?”

L’eunuco persona influente, sovrintendente dei tesori della regina, un ministro, che:

  • Comunica le sue insufficienze, le sue deficienze, non paventa sicurezza, non si nasconde, di fronte allo straniero ammette il suo bisogno. Legge ma non comprende.
  • Accoglie Filippo sul suo carro; si apre ad una possibilità di conoscenza, si presenta un’opportunità ed egli la coglie. Se ci pensate la situazione è alquanto singolare. Un ministro che viaggia tranquillo sul suo carro ed uno sconosciuto incontrato in una strada deserta. Filippo poteva essere chiunque, ma l’eunuco si apre all’opportunità di conoscere, di superare le proprie conoscenze. L’eunuco ha un bisogno e si muove in una direzione che può soddisfare tale bisogno. Accoglie Filippo nel suo carro e cominciano un cammino insieme.

Il cammino dell’Eunuco subisce una modifica, c’è un cambiamento.

L’eunuco era curioso di conoscere, per lui comprendere di chi parlasse il profeta era un bisogno:

  • “Di chi, ti prego, dice questo il profeta? Di se stesso, oppure di un altro?”. Era un uomo alla ricerca della verità, alla ricerca di Dio. Non dimentichiamo che era venuto dall’Etiopia a Gerusalemme per adorare Dio nel tempio. Parliamo di un percorso intorno ai 4000 km per tratta fatto con un carro.
  • Filippo coglie l’opportunità, parte da questo passo ed arriva a parlargli di Gesù.
  • L’eunuco viene a conoscenza del battesimo in acqua, crede e desidera farlo subito.
  • Scendono dal carro e Filippo lo battezza.

L’eunuco era indubbiamente un uomo atto al cambiamento. Un uomo disposto ad ammettere le sue difficoltà, e a scendere dalla sua posizione.

Scese dal suo carro per farsi battezzare.

E’ necessario un cambiamento, è necessario che tu lasci la tua posizione “carro” per poter aprirti ad una nuova opportunità. L’opportunità nasce da un cambio di posizione

L’esperienza della “nuova nascita” è travolgente. È un’esperienza che ti cambia la vita, è Dio che ti trasforma.

L’eunuco dovette modificare il suo percorso, dovette fermarsi, spendere del tempo, invitare qualcuno nel suo carro, nella sua vita, rallentò il suo cammino. Era per la sua strada, aveva tanta strada da fare, ma davanti alle parole di Filippo ferma tutto.

E’ un esperienza che avviene nel normale tragitto di vita.

L’arroganza distrugge le opportunità di avere una nuova rivelazione delle cose

L’umiltà apre la porta ed esperienze che trasformano la vita.

Non so cosa rappresenta per te il “carro” ma è necessario che tu ti apra ad una nuova comprensione delle cose.

Sarà necessario come per l’eunuco, accogliere qualcuno (in questo caso Filippo), e in seguito scendere dal proprio “carro” per andare verso quello che potrebbe rivoluzionare il modo di pensare e addirittura trasformare la vita.

La tua vita potrebbe essere rivoluzionata, trasformata se decidi in umiltà di lasciare il tuo “carro”.

Francesco Caldaralo | Notiziecristiane.com


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