SII GRATO A GESÙ!

Luca 17:11 Nel recarsi a Gerusalemme, Gesù passava sui confini della Samaria e della Galilea. 12 Come entrava in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, i quali si fermarono lontano da lui, 13 e alzarono la voce, dicendo: «Gesù, Maestro, abbi pietà di noi!» 14 Vedutili, egli disse loro: «Andate a mostrarvi ai sacerdoti». E, mentre andavano, furono purificati. 15 Uno di loro vedendo che era purificato, tornò indietro, glorificando Dio ad alta voce; 16 e si gettò ai piedi di Gesù con la faccia a terra, ringraziandolo. Or questo era un Samaritano. 17 Gesù, rispondendo, disse: «I dieci non sono stati tutti purificati? Dove sono gli altri nove? 18 Non si è trovato nessuno che sia tornato per dare gloria a Dio tranne questo straniero?» 19 E gli disse: «Alzati e va’; la tua fede ti ha salvato».

Non è un giorno come gli altri per la comunità dei dieci lebbrosi, perché la loro malattia avanza in una evoluzione letale, il fetore della carne marcia è nauseabondo, le ulcere sono sempre più profonde e le parti del corpo si staccano come a pupazzi di plastilina.

La fame, intanto, li costringe ad uscire a chiedere l’elemosina, si velano il volto e prendono il campanaccio da usare in prossimità di persone sane, dalle quali devono distare cento passi e gridare “impuro, impuro”; qualcuno li ha avvisati che dei lebbrosi sono stati guariti da un certo Maestro di Galilea, ma come è possibile andare da Lui, meglio non illudersi e convivere con il terribile male.

La loro monotona e terribile giornata viene però scossa da uno strepitoso annuncio: “il Maestro di Galilea è arrivato fin qui”. Come un fiume in piena la speranza riempie ogni parte di loro, si lanciano in una corsa frenetica come assetati verso un’oasi nel deserto, si fermano a cento passi da Gesù ma affidano al loro grido il prosieguo della loro aspettativa: «Gesù, Maestro, abbi pietà di noi!»

Gesù ne ha compassione e li manda a visita di controllo dai sacerdoti e mentre essi vanno si guardano stupiti perché vedono i compagni con la pelle come quella di bambini, il terribile fetore è scomparso, si guardano le mani e i piedi e vedono il miracolo, sono pazzi di gioia, si abbracciano e ridono, sono veramente guariti, Gesù li ha guariti.

Posso sentire i discorsi di nove di loro: “torno finalmente alla mia famiglia”, “è tempo di tornare al mio lavoro”, “vado a riprendere il mio compito nel tempio”, “ho bisogno di una vacanza”, “vado a festeggiare con i miei amici”, “ora avrò compassione per i lebbrosi”, “coltiverò hobby e interessi”, “scriverò la mia testimonianza”, “fonderò una associazione di ex lebbrosi”.

Nessuno di loro ha una parola di gratitudine per Colui che li ha guariti, tranne il samaritano che torna indietro e si prostra ai piedi del Maestro, che gli chiede: Dove sono i nove?

Gesù conta i grati e gli ingrati, e ci dice che si può anche essere guariti ma non salvati, il samaritano grato fu guarito e salvato.

Hai ricevuto benedizioni dal Signore? Sei grato o ingrato? Non dire niente, ciò che dice chi sei è se stamattina sei ai Suoi piedi o se stai correndo verso ciò che la Sua grazia ti ha dato modo di fare.

Signore contami tra quelli che sono ai Tuoi piedi, nel luogo più alto!

Risplendi!

Tino Di Domenico

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