Una ragazza indiana di 17 anni è stata aggredita dai parenti dell’uomo che l’aveva stuprata per tagliarle la lingua e impedirle di testimoniare al processo. Lo riporta oggi The Times of India.
Lo scioccante incidente è avvenuto mercoledì sera in un villaggio dell’Uttar Pradesh, il più grande stato indiano. La ragazza è stata ricoverata in gravi condizioni all’ospedale con diverse ferite da coltello e un profondo taglio sulla lingua. Doveva comparire in tribunale il prossimo 24 luglio per essere sentita dai giudici come vittima di una violenza sessuale subita a gennaio. Per quel crimine, la polizia aveva arrestato un uomo di nome Lavlesh e indagato altri due che sono ora ricercati.
Da mesi i familiari di Lavlesh stavano facendo ogni sorta di pressioni sulla ragazza per convincerla a ritirare la denuncia, ma suo padre aveva già reso una testimonianza davanti ai giudici a sostegno dell’accusa e lei stessa era intenzionata a comparire all’udienza.
Secondo la polizia, i familiari dell’imputato avrebbero quindi deciso di “zittire” per sempre la coraggiosa ragazza. Hanno aspettato che uscisse di casa per andare nei campi a fare i bisogni e dopo averla trascinata fuori dall’abitato l’hanno brutalmente picchiata e accoltellata. È stata trovata in una pozza di sangue dalla sorella preoccupata dalla sua prolungata assenza.
La polizia sta dando la caccia a tre sospetti per tentato omicidio, tra cui due cugini di Lavlesh.
La violenza contro le donne ha provocato accese proteste in India, preghiamo per questa dura e triste realtà che affligge non solo questi paesi, ma anche i paesi sviluppati.
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