Tra disagio e disturbi psichiatrici nei giovani

Raddoppiati i disturbi psichiatrici, tra gli 11 e i 17 anni. Tra le possibili cause non sono da trascurare i ritmi di vita veloci che impongono un continuo riadattarsi a nuovi schemi e sistemi di apprendimento. Basti pensare all’accelerazione tecnologica di congegni in evoluzione dove a portata di clic puoi fare più di una cosa. Si parla di adattamento al multitasking (Riccardi. P., Parole che trasformano, psicoterapia dal vangelo, ed. Cittadella Assisi 2016). Basti riflettere alle fragilità familiari che vanno dalle difficoltà economiche a quelle affettive, tipiche delle relazioni instabili e liquide. Basti pensare alle confusioni sociali tipiche dei ruoli genitoriali. Situazioni che vanno, da un punto di vista psicologico, ad accavallarsi sul già percorso di evoluzione adolescenziale. Gli adolescenti sono molto spesso irritabili, eccessivi, aggressivi, pigri… ingestibili a motivo, secondo le ricerche dei Neuroscienziati, dei processi cerebrali che governano il controllo cognitivo del comportamento. Processi in via di trasformazione», afferma Daniel J. Siegel, professore di psichiatria alla University of California di Los Angeles (UCLA). Questo spiegherebbe molti dei comportamenti tipici di questa età, come quelli aggressivi, incoscienti, e provocatori. Gli adolescenti a causa di trasformazioni neurobiologiche inevitabili, spesso non mantengono un adeguata omeostasi logica – emozioni.  In una parola, ragionano più le emozioni. E si sa che quando le emozioni prendono il sopravvento sulla ragione ci si espone al rischio del non controllo e negli ultimi anni si sono segnalati casi di Blackout challenge (giochi pericolosi in rete), selfie estremi, parkour (superamento di ostacoli con la maggior efficienza, velocità e movimento attraverso corsa, salti, equilibrio, scalate, arrampicate, sfidando la morte e la salute fisica)

Oggi in Italia gli adolescenti, sotto il profilo psicologico stanno male, molto male è il dato emerso al Convegno internazionale del 10 e 11 maggio scorso, ‘Supereroi fragili. Adolescenti oggi tra disagi e opportunità’, organizzato dalla casa editrice Erickson a Rimini. Dati emersi nella sola regione Lombardia circa i ricoveri per problemi psichiatrici dal 2011 al 2015 sono aumentati del 21 per cento, da 1.170 a 1.400. La metà sono casi complessi definiti ‘gravi’ associati ad altre patologie.

Di sicuro il dato significativo emergente è che alla base dei problemi dei giovani spesso fanno da sfondo, situazioni familiari difficili, genitori non appagati dalla loro relazione, spesso separati in malo modo, disagio e frustrazione economica, vita sociale familiare ai margini. Ad aggravare lo sfondo non è da sottovalutare i riflettere dei veloci mutamenti sociali, stressanti ritmi di vita e continuo adattamento alle trasformazioni tecnologiche.

Si vive sempre più in un contesto di vita familiare che invece di proporsi come ristoratore ad un ambiente esterno frenetico, si annulla il tempo dello spazio intimo, interiore. Ognuno ha il suo display costantemente sul mondo e il mondo esterno costantemente invasivo nello spazio intimo delle mura domestiche. Ognuno rischia di restare solo in famiglia mentre si è connessi all’esterno. Un paradosso di presenza assente, la quale rischia di essere, la presenza del familiare, del vicino, del prossimo, imbarazzante, per cui il tempo dello stare a contatto diventa inconcludente. Disabituati al vis a vis, al guardarsi e parlarsi l’uno di fronte all’altro si rischia, nel momento che per forza maggiore deve accadere, di leggerlo come sfida. La relazione diventa la sfida e non la possibilità di dialogo e intimità (Riccardi P., Psicoterapia del cuore e Beatitudini, Ed Cittadella Assisi 2018)

E che dire della tecnologia multimendiale che crea differenze e competizione tra genitori e figli. Genitori che per non sentirsi da meno si creano profili social scimmiottando interessi e desideri dei figli non tenendo conto delle differenze generazionali. E’ scientifico che le prestazioni fisiche del 20 enne superano di gran lunga quelle dei 50 enni. Eppure tutto è possibile sul web fare ritocchi o postare foto e profili artefatti. E’ come pretendere da un Maradona di oggi le stesse prestazioni di un giovane Messi.

La vera sfida di tutti è il recuperare se stessi non l’alterazione di se. Divieni ciò che sei” è un’esortazione che Nietzsche per lanciare un messaggio sul fondamento del nostro io autentico. Allo stesso modo l’esortazione apostolica Familiaris Consortio del Beato Giovanni Paolo II afferma “Famiglia diventa ciò che sei” un mandato che chiede consapevolezza e corresponsabilità verso l’altro.

Pasquale Riccardi D’Alise | Notiziecristiane.com


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