Assurdo, ma vero. In Gran Bretagna, come riporta un’indagine del Daily Telegraph, i dipendenti della Pubblica Amministrazione, in particolare del Servizio Civile, vengono informati – e indottrinati – sulla fantomatica esistenza di ben “100 generi diversi”.
Tra i “gender” riconosciuti dai gruppi del Servizio Civile ci sono transgender, non binari, fluidi di genere, cross-dresser, terzo genere, omnigender, pangender, semigender e agender.
Un funzionario del Dipartimento per il Commercio Internazionale (DIT) ha rivelato che gli era stato detto come parte della loro valutazione che avrebbero dovuto trascorrere il 20 per cento del loro tempo impegnandosi con “reti di identità aziendale” per costruire l’inclusività. È stato detto loro che circa due ore dovrebbero essere trascorse in una “rete non binaria”, ed è stato anche raccomandato di frequentare un “club del libro non conforme di genere” e celebrare la “Settimana di sensibilizzazione non binaria”.
Le linee guida della funzione pubblica, inoltre, istruiscono i dipendenti a usare termini neutrali rispetto al genere è sempre ai membri del DIT è stato detto di sostituire “madre e padre” con “genitori”, “lui” o “lei” con “loro”, e “signore e signori” con “tutti”, in modo da evitare di arrecare delle offese.
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