Donna paralitica si alza dalla sedia a rotelle dopo la preghiera in chiesa

Bogotà – Una donna che era rimasta paralizzata si è alzata dalla sua sedia a rotelle dopo che si è pregato per lei. Ha lasciato il luogo di culto da sola, camminando con i suoi piedi, secondo la testimonianza di un pastore americano.

La storia è stata condivisa dallo stesso pastore Paul Rapley, che aveva vissuto molti anni fa un’analoga situazione di guarigione.

Era sopravvissuto, infatti, al cancro 14 anni fa, poi dopo la guarigione ha studiato presso la Bethel Ministry Bible School di Redding, California, ed ha partecipato al film “Christ In You”. Oggi viaggia per il mondo condividendo la sua testimonianza di guarigione.

Il pastore Paul di recente, quindi, ha deciso di condividere sul suo profilo facebook la potente esperienza di guarigione miracolosa che quella domenica mattina, alla fine del servizio di culto, ha vissuto in prima persona insieme alla donna che sedeva sulla sedia a rotelle:

“Mi trovavo in una chiesa di periferia di Bogotá (Colombia), finito il servizio di domenica corsi velocemente in bagno. Mentre uscivo dal bagno, vedo due donne sulla sedia a rotelle. Fermo una delle due donne e chiedo se posso pregare per lei. Certo che sì, ha risposto.

La ragazza che usava un sostegno meccanico, combatteva il cancro da 7 anni. Si è diffuso dal seno alla colonna vertebrale causandole molti dolori e problemi. Mentre pregava qualcosa cominciò ad accadere, Dopo aver pregato, il tutore non esisteva più, si è alzata dalla sedia a rotelle, il dolore è sparito e stava bene.

Come me, da ragazzo quando a 20 anni ho avuto il cancro. Quello che è successo è stata una grande benedizione per me e anche per la sorella! Grazie Gesù!”

Questa testimonianza di guarigione è servita alla sorella in Cristo e al pastore ma oggi può servire anche a noi! Confidiamo sempre nel Signore, continuiamo ad avere fiducia in Lui, perché come dice la parola di Dio la fede sposta le Montagne!

La fede fa uscire dall’assennato e dal ragionevole per catapultarci nel mondo dello straordinario; è l’apertura delle cose possibili, la rottura con il determinato e con la ripetizione senza fine.

Avere fede significa avere fiducia in Lui; e può essere di certo un invito a non credere solamente in se stessi, cosa che sarebbe scoraggiante, essendo limitati e deboli. Avere fiducia in Dio non è credere che farà tutto al posto nostro ma sapere che la nostra azione non è onnipotente, che le cose possono evolversi senza di noi. La fede in Dio ci sbarazza da parecchie preoccupazioni riguardo a noi stessi. E quando una cosa dovrebbe essere compiuta l’appello all’azione può presentarsi come più importante delle riserve che si possono avere contando sulle proprie forze. Questo è possibile perché il mondo non ruota intorno a noi e perché si sa di non essere la causa ultima di tutto ciò che riesce o fallisce.

Ogni cosa è possibile per colui che confida in Lui, perché ciò che è impossibile all’uomo è possibile a Dio

Pietro Proietto

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