Camminando con Giona

153746108-984179e3-aa36-46a0-a71f-244d6a148278Giona, (il cui nome significa colomba), è l’esempio di come si ha una disubbidienza carnale anche quando si ha fede, anche quando si serve il Signore;  altresì Giona è prefigura dell’evangelista che predica la Parola di Dio tra la gente, ma anche servendo il Signore fedelmente predicando di città in città provava un odio recondito nei confronti della città di Ninive; un vero servo del Signore deve amare

incondizionatamente (ricordiamoci che Dio è amore) e servire il Signore sia nel bene che nel male (Giovanni 13;7), senza compromessi ne fare preferenze, (Proverbi 18;5 ).

Giona disubbidì al comando di Ninive e fuggì da Dio, ma Dio non lo si può prendere in giro; Dio è presente anche nei momenti in cui ti senti solo o vuoi stare solo.

Dio cerca veri servitori, servitori che riconoscono i loro falli (come ad esempio Gedeone, Mosè, Geremia, Pietro) e si lasciano guidare da Dio senza replicare, ne lamentarsi, ma sempre disponibili.

Giona fuggì dalla presenza di Dio e si nascose su una barca e appena giunti al largo venne una tempesta molto forte (La tempesta significa problemi, difficoltà, prova) e ognuno dei marinai (di diversa etnia) pregava le loro divinità ma la tempesta si faceva più intensa e più forte; nel frattempo Giona

dormiva e fu svegliato bruscamente dai angosciosi marinai che avendo pregato le loro divinità non avevano conforto e chiedevano un aiuto da Giona pregando Dio; da questa richiesta Giona rifletté e capì che da Dio non si ci può scappare;

Giona, ordinò ai marinai di gettarlo in acqua così da acquietare la tempesta; Giona si “sacrificò” gettandosi in acqua e da questo “sacrificio” i marinai non pregarono più le loro divinità ma pregarono il Dio di Giona, il nostro Dio, il Signore dei Signori, il Re dei Re! Questo ci fa comprendere che quando parliamo di Dio o facciamo un qualcosa per il Signore,le persone che vedono si ravvedono,si analizzano e cercano Dio; questo momento ci fa riflettere quando noi evangelizziamo e diamo la nostra propria testimonianza di come Dio ci ha liberati o guariti.

Quando Dio prepara un opera non la lascia mai incompiuta ma compiuta e perfetta! Dio non fece perire Giona ma lo fece inghiottire da un grosso pesce (molti ipotizzano una balena) e rimase dentro la sua pancia; Giona ha toccato il fondo,non poteva come uscire da quella situazione e anziché disperarsi pregò,si umilio e chiese aiuto al Signore(2Cronache 7;14); rimase li per 3 giorni e per 3 notti,questo non vi dice niente?! Un altro servo del Signore che è L’apostolo paolo rimase cieco per 3 giorni e per 3 notti, ravvedendosi da perseguitatore divento perseguitato ;

Giona fu rigettato dal pesce e Giona si ritrovo a dover predicare per 3 giorni nella città di Ninive, città che precedentemente odiava ma che predicava la parola di Dio e la profezia di Dio per quella cittadina; infatti profetizzò che se il popolo dei niniviti non si ravvedesse entro 40 giorni sarebbe stata distrutta;a questo avvisò i niniviti digiunò e si ravvidero e Dio ebbe misericordia e li risparmiò; vedete?! Dio ha misericordia per ognuno di noi e aspetta un nostro ravvedimento,un nostro passo verso di Lui per poterci riportare da Lui e amarci.

Però, alla misericordia di Dio si vide l’orgoglio di Giona che vedendo i niniviti digiunare e ravvedendosi a Dio, pregava affinché lui morisse. Giona non comprese la misericordia di Dio allora Dio fece crescere una pianta accanto a Giona e lui ebbe frescura ma Dio mando un verme per far morire la pianta e quando l’indomani la pianta morì; Giona voleva

spiegazioni perché risparmio i niniviti e non la pianta e Dio fece comprendere a Giona che come Giona ha avuto compassione per quella pianta, Dio ha compassione per tutti gli uomini; da questo insegnamento Giona comprese e non disubbidì più al Signore. La “morale”di questo resoconto del profeta Giona ci fa comprendere che

bisogna servire il Signore in tempo e in fuor di tempo;che il nostro orgoglio deve cessare di esistere ed essere umili; e l’importanza dell’evangelizzazione; l’evangelizzazione ci permette di sottrarre anime al nemico ,non evangelizzare significa condannare a morte questi nostri “niniviti” e cosi non sia perché Gesù ci ha comprato tutti (TUTTI) a prezzo di sangue;

Che la gloria,l’onore e l’imperio vadano al Signore Gesù Cristo nei secoli nei secoli amen!!!

Che Dio ci benedica grandemente!!!

Fratello Salvino Lombardo

Trascrizione: Fratello Vincenzo Russo / Accademia Jeshua Europa

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