In questo mese vi presentiamo la testimonianza di una cristiana che sin dalla sua giovane età ha deciso di lasciare il mondo per camminare con Dio.
Pace mi chiamo Antonietta, ho cinquantadue anni, sono nata in una famiglia di religione cattolica non proprio praticante; si andava in chiesa solo nelle ricorrenze particolari come la festa del patrono del paese, la Pasqua e il Natale. Quando avevo circa nove anni, mia sorella si fidanzò con un ragazzo cristiano evangelico il quale ci invitò a visitare la sua chiesa ed io andai tanto per far compagnia a mia madre e a mia sorella.
Ricordo che le prime volte che mi recavo in chiesa restavo indifferente, ma poi qualcuno mi regalò il Nuovo Testamento e cominciai a leggerlo. Il Signore, tramite la sua Parola, toccò particolarmente il mio cuore, mi conquistò e da allora entrò a far parte della mia vita, facendomi conoscere l’amore di Dio e di Gesù Cristo che ha dato la sua vita per me.
Cominciai a frequentare i culti e le riunioni di preghiera e il Signore in una di queste occasioni mi battezzò con lo Spirito Santo.
In quel periodo mio padre non condivideva la fede evangelica con noi e quando andavamo in chiesa si lamentava sempre con mia madre perché diceva che facevamo tardi. Il Signore Gesù ci ha dato la forza di sopportare ogni cosa e di pregare per lui affinché Egli toccasse il suo cuore. Per la grazia di Dio dopo circa tredici anni anche mio padre si convertì all’evangelo.
Mentre conoscevo sempre più il Signore Gesù e la sua volontà attraverso la Bibbia e le predicazioni dei suoi servi, aumentava in me il desiderio di camminare con Dio.
A qundici anni cominciai a lavorare e le mie colleghe di lavoro mi deridevano dicendo: “Vuoi fare la santa? Se non fai una vita mondana non ti sposerai mai, esci vai a divertirti!”
Riconosco che il Signore è buono e fedele verso tutti i suoi figli perché Lui ha provveduto un marito cristiano per me, così a diciannove anni mi sposai.
Dopo un anno nacque la mia prima figlia e in seguito il Signore ci ha donato altri due figli. Ho sempre pregato per i miei figli affinché potessero conoscere il Signor Gesù personalmente e accettarlo nel proprio cuore come salvatore per diventare figli di Dio, perché anche se sono nati in una famiglia cristiana, Dio non ha nipoti, solo figli.
Sono grata a Dio di come ci è stato vicino e ci ha sostenuto nei momenti più difficili.
Mio marito, qualche anno fa ha avuto un infarto. Da allora ha subìto un intervento al cuore ed è stato ricoverato per lungo tempo; inoltre altri problemi fisici ai reni hanno aggravato la sua situazione. In famiglia abbiamo pregato tanto e anche la chiesa ci ha sostenuto con la preghiera. Dio è stato buono con noi: ha guidato la mano dei medici e l’intervento è andato bene.
Tutto questo non lo abbiamo affrontato da soli, ma Gesù è stato con noi e ci ha aiutato a superare ogni difficoltà.
Fonte: http://www.betaniachiesaevangelica.it/
Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook