Essere membri ufficiali di chiesa è importante

Quando ero al liceo, il mio gruppo giovani della chiesa faceva evangelizzazione porta a porta una volta alla settimana.

Andavamo per i quartieri e bussavamo alle porte nella speranza di condividere Cristo con qualcuno.

Un giorno, il gruppo di cui facevo parte è finito a casa di un uomo che continuava a parlare del suo rapporto personale con Cristo e di come non avesse bisogno della “chiesa”. Ha continuato appassionatamente a farsi beffe di coloro che appartengono a una chiesa e continuava a sostenere che “l’appartenenza” non fosse descritta nella Bibbia. Egli asseriva che poteva adorare Dio dal suo salotto e questo era tutto quello di cui aveva bisogno.

Era molto appassionato nel modo in cui si esprimeva e la verità è che probabilmente ci troveremmo ancora nel suo salotto senza che il mio pastore per i giovani potesse intervenire.

Una volta usciti da quella casa, mi ricordo di aver respinto un sacco di cose che ha detto impropriamente della Bibbia, ma la questione di essere membri non riuscivo a scuotermela di dosso del tutto. Non riuscivo a ricordare un verso che diceva: “Iscriviti per diventare membro di una chiesa locale”. Era nella Bibbia? Non ne avevo idea.

Ebbene fratelli, l’appartenenza alla chiesa è assolutamente nella Bibbia. Ora non andare a cercare il verso: “Iscriviti per diventare membro della tua chiesa locale”, ma la Scrittura è piena di riferimenti impliciti all’appartenenza ad una comunità locale, infatti molte delle illustrazioni e dei comandi presuppongono che i cristiani siano membri di una chiesa locale.

L’appartenenza formale ad un corpo locale di credenti è l’idea di Dio e non – semplicemente – una tradizione o uno strumento di organizzazione molto pratica. Appartenere ufficialmente ad una chiesa locale non è qualcosa che ottieni in favore del tuo “culto privato” nel tuo salotto. L’appartenenza alla chiesa di Cristo è assolutamente biblica, attesa da tutti i cristiani ed è importante.

L’appartenenza come membro alla chiesa locale è biblica.

L’idea di appartenenza alla Chiesa è implicita in tutto il Nuovo Testamento. Ci concentreremo allora su due aspetti: sui passi che citano “gli uni verso gli altri” e Matteo 18:15-20.

Brandon Freeman lo spiega chiaramente così: “La Bibbia è piena di comandi che si concentrano sull’interazione del credente con gli altri cristiani: “…usate riguardo gli uni verso gli altri” (Rm 12:10), “…vivete in pace con tutti gli uomini”(Rm 12:18), “…non giudichiamo più gli uni gli altri” (Rm 14:13), “…perciò accoglietevi gli uni gli altri… come anche Cristo ci ha accolti per la gloria di Dio” (Rm 15:7), “servite gli uni gli altri per mezzo dell’amore” (Gal 5:13) e questo non è tutto!

Questi ordini reciproci implicano l’appartenenza ad un corpo di credenti che è l’appartenenza alla chiesa di Gesù! L’ubbidienza a questi comandi può dipendere unicamente dal sapere chi è parte ufficiale del corpo di Cristo e, per essere chiari, non è la chiesa universale di cui si parla (a cui tutti i veri cristiani appartengono), ma è la chiesa locale. Dobbiamo vivere la vita accanto ai nostri fratelli e sorelle in Cristo, amando Dio, spronandoci gli uni verso gli altri ad assomigliare a Cristo e facendo conoscere il suo nome a tutti quelli che incontriamo, ma per fare questo, dobbiamo sapere chi sono i nostri fratelli e sorelle. Non possiamo prenderci cura di una sorella che non conosciamo e non possiamo conoscere la nostra sorella se non siamo prima uniti a lei in una comunità di credenti. Abbiamo bisogno dell’appartenenza alla chiesa per soddisfare i comandi “gli uni verso gli altri” che troviamo nella Scrittura!

In Matteo 18:15-20 Gesù dà istruzioni per affrontare i conflitti all’interno della chiesa. Se un fratello pecca contro di voi, dovete andare da lui personalmente e cercare la riconciliazione. Se si rifiuta di vedere il suo peccato, dovrai portare con te uno o due testimoni per cercare nuovamente la riconciliazione. Gesù poi aggiunge: “Se si rifiuta di ascoltarli, lo dica alla Chiesa. E se si rifiuta di ascoltare anche la chiesa, sia a voi come pagano e come esattore fiscale”. Gesù insegna che questa persona non dovrebbe più far parte della chiesa. Ma se non esiste un’appartenenza formale e riconoscibile, chi è la “chiesa” che si occupa del conflitto? Chi è mio fratello? Prendo tutti coloro che peccano contro di me davanti alla mia chiesa? No, negativo. Il brano si rivolge a due persone che fanno parte ufficialmente della stessa chiesa locale.

Gesù non ha dato arbitrariamente questi comandi sperando che qualcuno là fuori li obbedisse. Aveva in mente la chiesa locale e i suoi membri ufficiali e iscritti.

L’appartenenza alla chiesa è per i cristiani.

Sei un cristiano, quindi sei un membro attivo di una chiesa locale? Nella prefazione dell’Appartenenza alla Chiesa, che raccomando vivamente, Michael Horton afferma: “La chiesa non è semplicemente un’altra società volontaria, come i Boy Scouts o una squadra sportiva. È un’ambasciata del regno di Cristo… La chiesa visibile è dove si trova il regno di Cristo sulla terra e per ignorare il regno devi ignorare il suo Re”. Essere membro ufficiale di una chiesa locale significa essere fedele al Suo regno nel qui e ora.

Se sei un cristiano, dovresti essere membro di una chiesa locale. Il Nuovo Testamento sembra non concepire l’dea che un cristiano non sia collegato a una chiesa locale. Pertanto, quando una persona si converte a Cristo, la naturale progressione del suo discepolato in Cristo si palesa con il battesimo allo scopo di offrire una professione pubblica e corporativa della sua fedeltà a Gesù come Signore. Il suo battesimo serve anche come atto che li unisce al corpo del Signore, cioè l’appartenenza a quella chiesa locale.

L’appartenenza alla chiesa è importante.

L’appartenenza ufficiale alla chiesa è davvero importante. È il modo primario in cui Dio intende santificare i credenti e farli camminare verso il cielo.

Confesso che dopo l’incontro in quel salotto, non ho soppesato alle accuse di quell’uomo contro l’appartenenza alla chiesa per una settimana. Ero giovane e “ardevo” per Cristo e mi sembrava di avere delle cose più importanti da fare nel Regno. Tutto questo a mio danno. Stavo minimizzando ciò che Dio ha detto molto chiaramente nelle Scritture. Come credenti, vogliamo assicurarci che ci prendiamo cura delle cose di cui il Signore si prende cura e certamente desideriamo fare le cose che Egli comanda.

Se siete tentati di pensare alla vostra appartenenza alla Chiesa con leggerezza, fate attenzione! Studiate la Scrittura. Dio ci ha dato la chiesa locale per farci crescere in Cristo. Dio ci ha chiaramente chiamati a vivere nella comunità della chiesa locale. Se capite di essere cristiani e non siete attualmente membri di una comunità locale, allora siete fuori dal disegno di Dio per la vostra vita.

Dovresti cercare una chiesa locale fedele, parlare con i pastori e poi cercare di diventare un membro di essa.

Vi invito a leggere il libro: “Essere un membro di chiesa”, di Jonathan Leeman, edizioni CoramDeo.

Che Dio benedica la tua ricerca fedele alla Sua Parola.

di Mallory Bierig | Coramdeo.it

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