Felicità attraverso la misericordia

nonni-baby-sitterdi BILLY GRAHAM – «Beati i misericordiosi, perché a loro misericordia sarà fatta». (Matteo 5:7) – Qualcuno domandò una volta ad un vecchio consigliere di chiesa se era cristiano; quegli rispose con più verità di quanto non si potesse immaginare: «a momenti».  Molti di noi sono cristiani solo in certi momenti della loro vita. Consideriamo buoni e desiderabili l’ideale e le idee generali del cristianesimo; andiamo in chiesa in certe occasioni perché ci sembra conveniente; crediamo ad una certa moralità; pensiamo che gli uomini debbano essere retti, dotati di una certa morale e buoni cittadini» ma quando, a bruciapelo, ci viene posta la domanda: «Siete voi cristiani?», non abbiamo il coraggio di rispondere affermativamente e nell’intimo siamo pronti a confessare che, se i discepoli di Cristo non avessero avuto una fede più solida della nostra, è poco probabile che il Cristianesimo avrebbe avuto la forza rivoluzionaria che ha avuto nel mondo.

La semplice verità è questa: non abbiamo preso Cristo sul serio, la nostra vita non Gli appartiene veramente e forse, se fossimo vissuti al tempo della crocifissione, avremmo imitato Pietro nel suo rinnegamento, e molti di noi avrebbero approvato il tradimento di Giuda o avrebbero preso le parti della folla piuttosto che quelle di Gesù.

Nelle beatitudini Gesù mette il dito sul polso disordinato del cristianesimo moderno, malato ed esitante, e in poche parole chiare Lui, il grande medico, ne fa la diagnosi e rivela una delle nostre malattie: l’egocentrismo.

Avete mai fatto caso al numero degli aggettivi possessivi che usiamo nel nostro parlare di ogni giorno?: lamia casa, i miei problemi, le mie noie, i miei nervi, la mia famiglia, la mia chiesa, la mia denominazione…

Vi ricordate del giovane ricco che desiderava seguire Gesù, ma che, quando si sentì dire che doveva vendere tutto quello che possedeva per darlo ai poveri, se ne andò tristissimo perché aveva molti beni?  Il Signore sapeva che una delle migliori prove della nostra sottomissione a Dio è la volontà di dividere il nostro con gli altri. Infatti, non avere misericordia per gli altri prova che non abbiamo mai esperimentato la misericordia di Dio.

Si potrebbe parafrasare questa beatitudine così: «Quelli che hanno ottenuto misericordia da parte di Dio sono tanto felici da essere a loro volta misericordiosi con gli altri». Il nostro comportamento verso il prossimo misura la nostra religiosità con maggior precisione di tutte le nostre altisonanti affermazioni.

Tratto da: http://www.chiesadiroma.it//

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