Il governo cinese stravolge il brano biblico: Gesù ha lapidato la donna adultera

La storia biblica in cui Gesù salva la donna colta in adulterio è stata distorta in un libro pubblicato da un’università gestita dal Partito comunista cinese, il cui messaggio distorto è utilizzato per insegnare agli studenti “l’etica e diritto”.

 

Il libro incriminato era stato pubblicato dall’università di elettronica cinese, University of Electronic Science and Technology, è viene utilizzato per insegnare “etica e diritto professionale” nelle scuole professionali gestite dal governo (Partito Comunista Cinese).

 

Nella Bibbia troviamo scritto: Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna colta in adulterio; e, fattala stare in mezzo, gli dissero: «Maestro, questa donna è stata colta in flagrante adulterio. Or Mosè, nella legge, ci ha comandato di lapidare tali donne; tu che ne dici?» Dicevano questo per metterlo alla prova, per poterlo accusare. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere con il dito in terra. E, siccome continuavano a interrogarlo, egli, alzato il capo, disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva in terra. Essi, udito ciò, e accusati dalla loro coscienza, uscirono a uno a uno, cominciando dai più vecchi fino agli ultimi; e Gesù fu lasciato solo con la donna che stava là in mezzo. Gesù, alzatosi e non vedendo altri che la donna, le disse: «Donna, dove sono quei tuoi accusatori? Nessuno ti ha condannata?»  Ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù le disse: «Neppure io ti condanno; va’ e non peccare più».

 

Questo racconto biblico è indubbiamente un grande esempio di grazia e di misericordia che Dio ha usato e usa ancora oggi verso tutti gli esseri umani. Tuttavia secondo la fonte UCA News, il libro cinese stravolge il racconto biblico. Il materiale didattico indegnamente manipolato recita così: “Quando la folla è scomparsa, Gesù ha lapidato a morte il peccatore, dicendo: “Anch’io sono un peccatore. Perché se la legge potesse essere applicata solo dagli uomini senza macchia, la legge sarebbe morta”.

 

Un Cristiano cinese ha espresso indignazione pubblicando una copia del testo del libro di “etica” sui social media. “Voglio che tutti sappiano che il Partito comunista cinese ha sempre cercato di distorcere la storia della Chiesa calunniare la nostra Chiesa Cristiana e far sì che le persone odiassero la nostra Chiesa Cristiana”, ha scritto l’uomo sul social media.

 

Mathew Wang, un insegnante cristiano in una scuola professionale, ha confermato il contenuto del libro per UCA News.

 

Alcuni cristiani, in merito al contenuto del libro, hanno affermato che il governo cinese ha deciso di cambiare il racconto biblico “per dimostrare che lo stato di diritto è supremo in Cina e che il rispetto della legge è essenziale per un agevole trasferimento al socialismo con caratteristiche cinesi”.

 

C’è un particolare, però, che questi sfegatati membri del PCC non hanno considerato: che non c’era alcuna necessità impellente, tale da giustificare una simile profanazione: nessuna guerra sociale, nessuna rivoluzione religiosa, nessun terremoto culturale che possa giustificare una simile profanazione. Ma il messaggio dei burocrati comunisti è evidente: vogliono desacralizzare il sacro, vogliono far vedere che l’unica cosa che conti è l’amore per il pensiero comunista.

 

Inutile dire che non hanno compreso che, Gesù non era né un operatore sociale, né un sindacalista, né un riformatore politico e tanto meno un rivoluzionario: era il Figlio di Dio venuto ad annunciare la Buona Novella dell’amore e del perdono, e soprattutto della confidenza totale nel Padre.

 

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