Internet, il più grande nemico dei testimoni di Geova

Il più grande nemico dei testimoni di Geova? La rete. Al giorno d’oggi non c’è segreto della Watch Tower, casa madre dei testimoni di Geova, che non finisca sulla rete. Internet è una maledizione per questo gruppo religioso che per decenni ha agito nell’ombra, evitando qualsiasi fuga di notizie che potesse compromettere la sua presunta aureola di santità.

In fondo, se non fosse stata per la rete non avremmo saputo nulla dei casi di pedofilia commessi dai testimoni di Geova e insabbiati dagli anziani. Non avremmo saputo nulla delle immagini subliminali pubblicate sulle riviste, dell’adesione della Watch Tower all’ONU e all’OCSE, da sempre considerate espressioni di Satana, degli scandali finanziari che hanno visto il Corpo Direttivo costruire immobili con il denaro dei fedeli e poi rivendere tutto intascando il ricavato senza restituire nulla ai fedeli.

La rete ha livellato le discussioni in maniera orizzontale; ha concesso libertà di parola a tanti ex testimoni di Geova che nelle congregazioni non potevano dire la loro se non volevano ritrovarsi fuori dal movimento, con tanto di ostracismi, isolamenti, accuse di apostasie e condanne divine. E così ai tanti testimoni di Geova che sulla rete continuano (giustamente) a difendere la propria fede, ce ne sono tanti altri che, al contrario, stanno denunciando l’ipocrisia, la falsità e le contraddizioni che contraddistinguono il movimento.

Sono i cosiddetti “Consapevoli”: ex fedeli che hanno aperto blog, pagine Facebook e siti internet con cui informare l’opinione pubblica su ciò che avviene dentro le congregazioni. Ma non sono soli: grazie alla rete, si sono uniti, si sono compattati, si sono associati tra loro. Non sono più voci solitarie. Hanno creato veri e propri gruppi virtuali con cui interagire, trovare forza e sostegno reciproco. Internet è lo strumento che sta permettendo loro di gridare al mondo tutta la propria delusione verso un gruppo autoritario e liberticida.

Una voce di denuncia sempre più forte, ma che mostra pochi volti. Anche che sta assumendo le forme di una forza dirompente. Una forza alimentata da decine di migliaia di ex Testimoni di Geova che stanno dando filo da torcere alla Watch Tower, raccontando esperienze, riportando dati e notizie, pubblicando informazioni e documenti riservati e compromettenti. Un esercito invisibile ma potente che sta portando a galla vita, morte e miracoli di un movimento che sta mostrando molte, troppe zone grigie nella sua struttura.

E infatti, nonostante che ii testimoni di Geova continuino a definirsi “il popolo più felice della terra”, esiste una miriade di loro “fratelli” che dice l’opposto; che interagisce con i Consapevoli, fornendo loro notizie riservate su quanto avviene nelle congregazioni. Persone che di ammettono la verità di certe affermazioni, e che finiscono magari per abbandonare il gruppo proprio in virtù di ciò che scoprono sulla rete.

Mario Barbato

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