La fede di una regina

9_mid1iCari lettori, oggi desidero parlarvi della potenza della fede attraverso la storia che la Bibbia ci ha tramandato intorno ad una regina che visse ai tempi del Re Salomone, il terzo Re di Israele dopo Saulle e Davide: sto trattando della regina di Saba.Questa donna, avendo udito la fama che circondava Salomone – a motivo del Nome dell’Eterno – venne a metterlo alla prova con degli enigmi. Così, ella compì un lunghissimo viaggio che la portò praticamente dal centro Africa fino a Gerusalemme. Ovviamente non venne da sola, perché era una Regina, così in questo temerario e faticosissimo viaggio fu accompagnata da un numerosissimo seguito con cammelli carichi di aromi, d’oro in gran quantità, e di pietre preziose.

Ella aveva sentito parlare della grandezza del Re, per cui non voleva certamente fare un cattiva figura con lui. Giunta, dunque, a Gerusalemme, si recò dal Re e gli disse tutto quello che aveva in cuore. La cosa che la meravigliò tanto fu il fatto che Salomone rispose a tutte le questioni propostegli da lei, e non ci fu cosa che fosse oscura per il re, e che egli non sapesse spiegare.
Le parole di Salomone recarono sazietà di mente e di spirito alla regina che comprese che nel Re Salomone c’era uno Spirito certamente superiore e che il suo sapere non poteva essere soltanto frutto di lunghissimi e approfonditi studi.La regina non si accontentò di udire il Re, ma volle vedere anche le sue opere, come la casa che si era costruita e, pensate, volle gustare anche le vivande della sua mensa e far caso anche ai suoi servi.

Ella era certamente abituata alle cose nobili e ricercate, eppure fu “rapita” dalla precisione, dalla qualità e dall’ordine di tutti coloro che servivano Salomone. Cos’era questo? Sapienza? Certo!!
Ma era anche ubbidienza ed umiltà di tutti quei servi che avevano compreso che il Re doveva essere seguito, poiché egli era l’Unto di Dio. Il rapporto che Salomone aveva col Signore era intenso, molto intenso, pensate che la regina di Saba non fu privata dalla scena degli olocausti che il re offriva all’Eterno, poiché tutto il mondo avrebbe dovuto sapere che su ogni cosa, terrestre e celeste, c’era un Dio “santo” che doveva essere amato ed adorato.

E quando la regina di Saba ebbe veduto tutta la sapienza di Salomone e la casa ch’egli aveva costruita e le vivande della sua mensa e gli alloggi dei suoi servi e l’ordine del servizio dei suoi ufficiali e le loro vesti e i suoi coppieri e gli olocausti ch’egli offriva nella casa dell’Eterno, rimase fuori di sé dalla maraviglia, e disse al re: Quello che avevo sentito dire nel mio paese dei fatti tuoi e della tua sapienza era dunque vero, ma non ci ho creduto finché non son venuta io stessa, e non ho visto con gli occhi miei; ed ora, ecco, non me n’era stata riferita neppure la metà! La tua sapienza e la tua prosperità sorpassano la fama che me n’era giunta!

Quella regina fu “colta” dalla Testimonianza di tutto un popolo che era veramente consacrato al Signore, per questo ella disse al re: Beata la tua gente, beati questi tuoi servi che stanno del continuo dinanzi a te, ed ascoltano la tua sapienza. Sia benedetto l’Eterno, il tuo Dio, il quale t’ha gradito, mettendoti sul trono d’Israele! L’Eterno ti ha stabilito re, per far ragione e giustizia, perch’egli nutre per Israele un amore perpetuo.

Dopo questi giorni di grandissima benedizione, ella donò al re centoventi talenti d’oro, grandissima quantità di aromi, e delle pietre preziose. Non furon mai più portati tanti aromi quanti ne diede la regina di Saba al re Salomone. Il re, del resto, diede alla regina di Saba tutto quello che essa bramò e chiese, oltre a quello ch’ei le donò con la sua munificenza sovrana. Poi ella si rimise in cammino, e coi suoi servi se ne tornò al suo paese. Il Signore gradisce le persone che Lo glorificano e Lo onorano per quello che è, cioè il Santo, l’Eterno, il Re dei Re e Signore dei Signore.

Gli angeli Lo innalzano giorno e notte e i Suoi servi Lo ubbidiscono senza alcuna riserva, mentre il Suo popolo Lo attende separandosi dal mondo che, invece, Lo odia e Lo schernisce.
La storia della regina di Saba ci insegna ad affrontare anche immani sacrifici pur di giungere alla presenza del Re, poiché alla Sua presenza godremo della Sua Sapienza, della Sua Consolazione, della Sua Unzione. Il Signore non è cambiato, per questo motivo – ancora oggi – parla al nostro cuore e ci invita a credere alle Sue Promesse ed a ricercarLo nei sentieri antichi della Santità.

Così, vi invito a riflettere sulla vostra vita spirituale e a incamminarvi sulla strada che Iddio ha posto dinanzi a voi: Geremia 6: 16

Così dice l’Eterno: Fermatevi sulle vie e guardate, e domandate quali siano i sentieri antichi, dove sia la buona strada, e incamminatevi per essa; e voi troverete riposo alle anime vostre!
Cari nella Grazia, credete a questa Parola; scrivetela nei vostri cuori e vivrete. Amen, Dio vi benedica.

Pastore Antonino CHINNICI

[notiziecristiane.com]

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