L’ALBERO DEI SOLDI

albero dei soldi

albero dei soldidi  JIM CYMBALA  –  In una recente visita, un amico molto conosciuto nell’ambiente gospel mi ha messo a conoscenza dei nuovi metodi di raccolta di fondi in aumento nei vari circoli ecclesiastici. Già sapevo degli espedienti ombrosi e delle tecniche disoneste usate a volte per separare il popolo di Dio dai propri soldi. Sapevo tutto degli insegnanti del “seme della fede”, i quali prendono delle porzioni delle Scritture per garantirti una benedizione se sosterrai i loro ministeri. Queste pratiche sono lontane dal modello ministeriale che ci è stato dato dall’apostolo Paolo: “Perché, fratelli, voi ricordate la nostra fatica e la nostra pena; infatti è lavorando notte  e giorno per non essere di peso a nessuno di voi, che vi abbiamo predicato il vangelo di Dio” (1 Tessalonicesi 2:9).

Quando i ministri seguono le orme di Gesù, il loro obbiettivo è quello di darsi in sacrificio agli altri, non di ammassare grandi fortune per se stessi. Sappiamo che la tentazione di approfittare del ministero
era già un problema ai tempi di Paolo, poiché ne parlò quando scrisse ai cristiani di Corinto: “Noi non siamo infatti come quei molti che falsificano la parola di Dio; ma parliamo mossi da sincerità, da parte di Dio, in presenza di Dio, in Cristo” (2 Corinzi 2:17).
Ma, no, queste non erano le canaglie di cui parlava il mio amico. Uno dei nuovi ministeri più in voga, mi disse, si basava sul canto, la preghiera, e la raffigurazione mentale che “il denaro fosse in arrivo”. Che importa la tua relazione con Dio o se vivi in peccato. Che importa se ti trovi nella Sua volontà, mostrando i frutti dello Spirito o portando anime a Cristo. Alla fine, ciò che conta è il denaro. E comune oggi sentire sermoni riguardanti nient’altro che il denaro.
In alcune chiese il significato della croce e altri grandi temi delle Scritture, sono difficilmente menzionati a meno che non si ricolleghino all’albero dei soldi.
Ma c’era di più. Non avevo già sentito del “cercare il nuovo livello di unzione”? Alcune chiese insegnano a lasciare le loro sedie appena un predicatore o un cantante raggiunge un alto livello di “unzione”. Devono correre subito a mettere le loro offerte per il “servo di Dio”. Se non lo fanno, non raggiungeranno mai quel “livello superiore” che Dio ha stabilito per loro. Potete figurarvi Gesù o Paolo o Pietro o Giovanni coinvolti in tale business? Questi predicatori amanti del denaro se ne vanno sorridenti in banca, ignari del fatto che Dio farà pulizia della Sua casa sicuramente come ha fatto nei giorni di Ofni e Fineas. (1 Samuele 2:12-17)

dal libro: LA PREGHIERA VITTORIOSA – ed. Pubblielim – www.pubblielim.org

Tratto da: http://www.chiesadiroma.it/

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