Nicholas De Marco

Nicholas De Marco è presidente della casa di moda Halston.

Ho avuto un passaggio brusco dalla gioventù alla maturità, e con questo ho avuto più certa la convinzione del vuoto che c’era dentro al mio cuore per la mancanza di un amore vero.

Quel vuoto non era soddisfatto dal cibo o dai beni materiali, e credevo che il successo ed il riconoscimento mi avrebbero aiutato a risolvere il mio problema, per cui impiegai tutte le mie forze per avere successo.

A ventisei anni, con una splendida moglie ebrea e due figli, mi trovai ad avere successo nel lavoro, scoprendo un mondo con molte più opportunità che mi ha portato, a trentuno anni, a divorziare da mia moglie e ad abbandonarmi alla vita di mondo nuovayorkese dei primi anni ottanta.

In quel periodo la mia carriera mi aveva portato ad essere il presidente della Pierre Cardin, con una rendita adeguata alla mia figura.

Tutto questo mi permetteva di avere amicizie nel mondo della moda, ed ero assiduo frequentatore delle feste di New York e di Parigi.

Nel tardo novembre 1985, circa le undici di sera, sedevo sul mio letto, pensando che tutti i miei successi avrebbero dovuto riempire il mio vuoto, ma non l’avevano fatto.

Allora mi rivolsi a Dio e dissi: “Per favore, se sei veramente reale, ti chiedo di entrare nella mia vita“.
Glielo chiesi due volte con profonda convinzione, poi mi addormentai.

Durante la settimana fui invitato in una chiesa per una funzione.
Quella chiesa, però, era diversa dalle altre che avevo frequentato in passato: c’erano giovani e ragazzi che cantavano e, alzando le loro mani, invocavano Gesù Cristo.

Pensai che era piuttosto strano, ma piacevole, ed in quell’occasione chiesi di nuovo a Dio di entrare nella mia vita.
Nel mondo avevo provato con tutto, avendo il successo, ma anche il vuoto, adesso volevo provare con Dio.

Finalmente il 6 gennaio, nel mio ufficio, accadde qualcosa: lo Spirito Santo è sceso su di me, mi ha colmato col suo amore, togliendo la pena della mia vita drammaticamente sconvolta; il vuoto fu riempito e la sete di sapere di più sul mio Salvatore era insostenibile.
Iniziò, così, la mia vita come discepolo di Cristo.

Oggi il mio Salvatore e Signore Gesù Cristo guida e sostiene la mia vita di presidente dell’Halston, di marito delle mia splendida moglie, con cui ero stato sposato per undici anni, e di padre di un figlio di ventisei anni.

La mia vita, anche con il successo, non è stata facile, specialmente quando mia figlia di diciotto anni andò alla “casa del Padre” (è morta), nel 1989.

In ogni modo, Dio mi ha sostenuto e mi ha dato la promessa per un futuro eterno che, a confronto, fanno apparire infinitamente piccole e fugaci le ricompense di questo mondo.

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