Non volevo ascoltare

imageszzzQuella sera lo Spirito Santo mi ha convinta di peccato, qualcosa è successo… Il Signore mi ha purificata…

Nella mia famiglia ho sempre sentito parlare di Gesù. Mio padre me ne parlava continuamente, ma non volevo ascoltarlo, gli ridevo in faccia, non m’interessava. Mi sono sposata molto giovane, ad appena 18 anni. Tre mesi dopo la nascita del mio primo bambino sono stata male: mi hanno riscontrato dei calcoli alla colecisti e una pancreatite acuta, infezione che se non curata porta alla morte. Inizialmente non si pensava a qualcosa di grave, ma il dolore si faceva sempre più lancinante, così, quando è stata fatta la diagnosi corretta, la malattia era ormai ad uno stadio avanzato. Una sera, ero ricoverata in ospedale, ho visto il primario, i medici e gli infermieri tutti intorno a me, mentre nel corridoio c’erano persone che conoscevo, ma non vedevo da tempo. Era evidente che quella avrebbe potuto essere “la mia ultima ora”, ma per grazia di Dio non è stato così, perché c’era chi pregava intensamente per me. Dopo quaranta giorni di sofferenza in ospedale, il primario mi ha indicato un suo collega che avrebbe dovuto eseguire due interventi diversi. Sono stata trasferita perciò nell’ospedale di un’altra città, ma con mia gran sorpresa il chirurgo che doveva operarmi mi ha detto che non avevo più bisogno di due interventi, ne bastava uno, peraltro di routine, alla colecisti. Dopo soltanto 18 giorni sono tornata a casa da mio figlio, sana e salva. Avrei dovuto dire almeno “grazie”al Signore per quello che aveva fatto, invece sono rimasta indifferente. Nonostante mio padre continuasse a dirmi che era stato il Signore a fare questo miracolo nella mia vita, ad avermi risparmiata dalla morte, io rimanevo indifferente.

Ho ripreso la mia solita esistenza, ma moralmente andava sempre peggio: non facevo altro che bestemmiare, ogni parola era una bestemmia. Ho iniziato a credere al malocchio, alle fatture, alle iettature, sono andata anche da un mago e ho imparato a “togliere il malocchio”. Era un’esperienza che mi gratificava: chi pensava di stare male veniva da me e io gli scacciavo il malocchio… almeno credevo. Sono andata avanti così per circa dieci anni. Dopo quest’infelice decennio mio marito, che era molto aperto verso il Signore, e che aveva pregato per me in occasione della mia malattia, aveva iniziato a frequentare assiduamente la chiesa evangelica.

È stato in occasione del suo battesimo che ho accettato, per la prima volta, di andare nella chiesa che frequentava. La prima risposta al suo invito era stata negativa, non m’interessava, non volevo. Poi, invece, ho preso la decisione di andarvi: “Verrò solo quella domenica!”- risposi. Non sapevo che questa decisione avrebbe cambiato la mia vita. Ricordo bene quel momento come fosse ora: mi sono seduta all’ultimo banco, in un angolino in ultima fila, e ho messo i miei due bambini davanti a me come se provassi vergogna, quasi a farmi scudo. Provavo un senso di disagio nel vedere tutte quelle donne che lodavano il Signore, nell’ascoltare quei bei canti, l’atmosfera spirituale. Mi sentivo come in una stanza dove tutto era in ordine, eppure qualcosa sembrava fuori posto: ero io quella fuori posto, mi sentivo un panno sporco. Mi veniva da piangere, mi sono trattenuta a stento perché non volevo che i miei bambini e quelli che mi stavano accanto mi vedessero. Quella sera lo Spirito Santo mi ha convinta di peccato, è successo qualcosa sin dal primo momento che ho messo piede nella chiesa.

Il Signore mi ha purificata e dalla mia bocca non è più uscita una bestemmia. Ho continuato a frequentare la chiesa per un anno, durante il quale il Signore mi ha liberata da tutto il fango che avevo addosso, da tutte le cose che erano “in abominio all’Eterno”, ha spezzato le catene del male che tenevano legata la mia vita. Poi ho deciso di chiedere il battesimo in acqua e dopo cinque mesi il Signore mi ha battezzata anche nello Spirito Santo. Sono ormai dodici anni che lo servo e da quando Egli è entrato nella mia vita ha fatto cose grandi, meravigliose. Di recente ho visto ancora una volta la mano di Dio su di me. Mi è stata riscontrata una cisti al seno che, non essendo scomparsa dopo le prime cure, richiedeva l’asportazione chirurgica. Mi è stato indicato un noto centro oncologico di Milano, dove avrei dovuto essere operata. Una volta giunta a casa ho temuto per la mia vita e sono stata assalita dallo sconforto, dimenticando che avevo visto molti credenti guariti dall’intervento divino. Ho cercato di reagire con la forza della fede e ho telefonato al pastore della comunità per chiedergli l’unzione dell’olio, secondo l’insegnamento biblico (cfr. Giacomo 5:14). Il giorno dopo aver ricevuto l’unzione e aver pregato con fede sono andata per la mammografia – il dottore ha voluto farmi anche l’ecografia – e la cisti non c’era più, era scomparsa. Ancora una volta il Signore ha operato e mi ha toccata con la Sua mano potente.

Cosa aspetti dunque? Come me accetta il Signore come personale Salvatore e vedrai le cose grandi e meravigliose che Egli può fare.

da: Adi-rc.org/

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