Pastore ex gay: gli psicologi mi inducevano all’omosessualità, ma oggi sono nonno grazie a Gesù Cristo

La vita di Robson Staines si divide in due parti: una nel periodo in cui praticava l’omosessualità e l’altra quando l’ha abbandonata grazie alla conversione a Gesù. Nella sua testimonianza, proclamata in più di tremila chiese in Brasile, il cantante e pastore dichiara che questo è stato possibile grazie a una combinazione di fattori. Il primo tra questi fu Dio.

Il cristianesimo è stato un fattore predominante nella mia vita e le esperienze che ho avute con Dio e con Gesù Cristo per quanto riguarda la mia liberazione è stato assolutamente significativo” ha detto Robson, che da 25 anni si è detto “liberato per mezzo della parola di Dio“.

Tutto ha avuto inizio quando Robson una giorno si imbattè nella sorella Nicinha, una donna che aveva come ministero evangelizzare gli omosessuali. Questo è successo più di due decenni fa quando ancora non se ne parlava e non si avevano atteggiamenti di questo tipo. “Lei è stata la persona che mi ha portato a Cristo“, ha raccontato a «Guiame». La sorella Nicinha non c’è più, ma Robson la considera come un punto di riferimento nella sua vita e nel suo ministero. Un altro fattore fondamentale, secondo Robson, è stato aver incontrato Paula, una donna che lo ha amato e lo ha appoggiato. Si sono sposati e hanno formato una famiglia. Insieme hanno avuto tre figli: Isabella (sposata con il calciatore Arlindo Netto), Daniella e il minore Robson Gabriel. Tutti i suoi figli sono cristiani. Robson e Paula sono diventati nonni con la nascita di Bellinda (figlia di Isabella e Arlindo) che deve compiere tre mesi. Robson racconta che oltre al fatto di essere stato evangelizzato e di avere incontrato l’amore di una donna, ha contato l’aiuto psicologico.

INCONTRAVO SOLO PSICOLOGI CHE MI INDUCEVANO A CONTINUARE AD ESSERE OMOSESSUALE, ANCHE SE NON LO VOLEVO. PER QUESTO MOTIVO AVEVO BISOGNO DI FARE MOLTE RICERCHE FINO AL PUNTO DI INCONTRARE QUALCUNO CHE AVREBBE CAPITO LE MIE ESIGENZE E MI AVREBBE AIUTATO IN QUESTO TRAUMA.

I desideri e le pratiche omosessuali, dice Robson senza indugiare, sono stati rimossi dallo Spirito Santo. “Sono stato liberato da Dio!” dichiara. Robson dice che la ricerca di un professionista per aiutarlo a superare il trauma è stato importante, poiché lui era un omosessuale egodistonico (persona che non accetta la propria omosessualità). Non è in accordo con la decisione del Supremo Tribunale Federale (STF) che non dà la possibilità ad un omosessuale di ricevere aiuto psicologico, in caso lo volesse. Secondo la decisione del ministro Carmen Lucia, gli psicologi non possono applicare terapie in caso di “riorientamento sessuale”. La decisione si allinea con quella del Consiglio Federale di Psicologia (CFP) che proibisce agli psicologi di offrire servizi che propongono il trattamento dell’omosessualità. Robson dice che la psicologia è altamente importante nella cura e trattamento delle persone che vogliono lasciare l’omosessualità. Per lui, la psicologia si contraddice quando sostiene che i bambini hanno bisogno della figura materna e paterna per fare la differenza del proprio io, ma non vuole dare ad un egodonistico l’opportunità di ottenere aiuto data la mancanza di armonia con se stesso e con le sue pratiche e atteggiamenti. Il pastore dissente anche nell’ideologia di genere, definendola “pericolosa”, specialmente in relazione ai bambini.

NON SI DEVONO SOLLEVARE CERTE QUESTIONI TROPPO PRECOCEMENTE, COME QUELLE A PROPOSITO DELL’OMOSESSUALITÀ. I GENITORI HANNO IL POTERE DI CAPIRE QUANDO I BAMBINI NON STANNO CAMMINANDO VERSO UN DETERMINATO CAMMINO CHE NON È COMUNE, CIOÈ L’ETEROSESSUALITÀ. È LA FAMIGLIA CHE DEVE TRATTARE QUESTI TEMI SECONDO LE PROPRIE CREDENZE E VALORI.

Il ritorno all’eterosessualità

Robson racconta che ha sentito che la sua vita ha affinità con quella del personaggio biblico Giobbe, il cui nome significava tristezza, angustia, disperazione; ma la maledizione che gravava sopra di lui fu trasformata in gioia.

E NESSUNO È LIBERO DALL’ATTRAVERSARE UNA SITUAZIONE DIFFICILE O SOFFRIRE UNA MALEDIZIONE NELLA SUA VITA. IO HO SOFFERTO PER CAUSA DI UN ABUSO SESSUALE, UNO STUPRO. E PER QUESTO ENTRAI NELL’OMOSESSUALITÀ DIVENTANDO UNA PERSONA COMPLETAMENTE INFELICE. MA QUANDO CRISTO È ENTRATO NELLA MIA VITA, LA LUCE E LA FELICITÀ SONO TORNATE DENTRO DI ME.

La vita di Robson è cambiata. Da quando era un ragazzo di undici anni, dopo essere stato abusato da un uomo che oltre alla violenza e al trauma fisico ha rubato la sua innocenza e da lì in poi il suo futuro. Se non fosse stato per Dio, quella condizione sarebbe stata irreversibile.
Il ministero
La testimonianza di Robson, raccontata in ambito laico, come nei programmi televisivi, giornali e riviste, raggiunge molti omosessuali che, come lui, sono stati abusati sessualmente e che desiderano una vita diversa.

SONO RICERCATO DA COLORO CHE SONO INFELICI. IL PRINCIPIO DELLA LIBERAZIONE STA NEL DESIDERARLO. UNA VOLTA CHE SI DESIDERA LASCIARE QUESTA PRATICA, ESISTE GIÀ IL 50% DI OPPORTUNITÀ DI ESSERE LIBERATI. … SONO PERSONE CHE SOFFRONO PER ESSERE OMOSESSUALI EGODONISTICI, CHE NON SI ACCETTANO, ALLORA SI IDENTIFICANO CON LA MIA STORIA, MI CERCANO E IL MIO RELAZIONARMI CON LORO GENERALMENTE È MOLTO POSITIVO.

Il pastore racconta:

QUANDO SONO AVVICINATO DA UN GAY O UNA LESBICA LI LASCIO PARLARE DELLA LORO VITA, SENZA IMPORRE O INDURRE NULLA. QUELLO CHE FACCIO È MOSTRARE QUELLO CHE LA PAROLA DI DIO DICE E RACCONTO LA MIA ESPERIENZA DI VITA. IN VERITÀ, LA BIBBIA DICE CHE IL GIOGO VIENE ROTTO DALL’UNZIONE. QUANDO MI SCONTRO CON GLI EMPI LA MIA TESTIMONIANZA LI COLPISCE E MOLTE VOLTE LI TOCCA, E NEL CASO DEGLI OMOSESSUALI, VENGONO TRASFORMATI.

Robson dice di avere come obbiettivo aprire un centro di appoggio per omosessuali:

NON PER EX OMOSESSUALI, MA PER OMOSESSUALI CHE HANNO BISOGNO DI AIUTO, CHE VOGLIONO PARLARE, CHE HANNO SOFFERTO PER AGGRESSIONI, CHE HANNO SOFFERTO PER QUALSIASI TIPO DI ABUSO. VOGLIO VERAMENTE FARLO.

Robson Staines è un pastore e tiene come riferimenti biblici i personaggi Davide e Paolo. Egli sostiene che il versetto che gira intorno alla sua vita è Ebrei 10:38-39:

E IL GIUSTO VIVRÀ PER FEDE; MA SE SI TIRA INDIETRO L’ANIMA MIA NON LO GRADISCE. MA NOI NON SIAMO DI QUELLI CHE SI TIRANO INDIETRO A LORO PERDIZIONE, MA DI QUELLI CHE CREDONO PER LA SALVEZZA DELL’ANIMA.

Robson è stato consacrato al ministero all’età di 20 anni dall’allora vescovo Cordeiro che considera un punto di riferimento per la sua vita:

LUI HA CREDUTO CHE IO AVREI POTUTO ESSERE UN PASTORE, UN EVANGELISTA, UN MISSIONARIO. SONO MISSIONARIO DA VENTICINQUE ANNI, EVANGELISTA DA VENTI E PASTORE DA QUINDICI.

In una di queste situazioni, Robson ha già pregato, cantato e raccontato la sua testimonianza in più di tremila chiese, congregazioni e altre centinaia di conferenze ed eventi evangelistici. Dice di essere accolto molto bene dai pastori, ma esistono alcuni preconcetti che ha affrontato e affronta ancora. Dice che questo succede maggiormente nelle più grandi chiese e denominazioni:

PERCHÉ UNA TESTIMONIANZA CHE HA GIÀ PIÙ DI 25 ANNI, CHE È STATA RACCONTATA IN CIRCA TREMILA POSTI E IN PIÙ MIGLIAIA DI VOLTE CON ALTRI MEZZI NON DEVE AVERE NESSUN APPOGGIO DALLE DENOMINAZIONI? UNA STORIA COSÌ FORTE E VIVA CHE È LA STORIA DELLA MIA CONVERSIONE, DELLA LIBERAZIONE DALL’OMOSESSUALITÀ CHE DIO MI HA CONCESSO.

Robson crede che il tema dell’omosessualità nella chiesa sia un tabù e non dovrebbe esserlo:

LE CHIESE HANNO BISOGNO DI DIBATTERE QUESTA TEMATICA, CREARE MINISTERI PER TRATTARE QUESTO TEMA E PER SAPERE COME AGIRE CON I VARI CASI. LA CHIESA NON È PREPARATA PER CURARE E OCCUPARSI DEGLI EX OMOSESSUALI E NON VUOLE APRIRSI IN QUESTO. IO VEDO CHE LA GENTE NE FA UN GRAN PARLARE MA NON VUOLE FARE NULLA!

La famiglia

Robson è sposato con Paula da venticinque anni.

LEI È IL GRANDE AMORE E LA BASE DELLA MIA VITA. SONO ORGOGLIOSO DELLA MIA FAMIGLIA. DELLA MIA SPOSA, DEI MIEI FIGLI, DI MIO GENERO E DI MIA NIPOTE.

Dice che sua moglie è stata il fondamento della sua vita. Non nella liberazione, perché quella è stata opera di Dio, ma nella formazione di una famiglia che lui dichiara essere benedetta.

IL SEGRETO È STATO AVER AVUTO LA GRANDE BENEDIZIONE DI FARE UN BUON MATRIMONIO. IO PREGAI E DIO MI DIEDE LA DONNA GIUSTA PER STARE AL MIO FIANCO.

Racconta che il suo relazionarsi con la famiglia è aperto, che mai ha nascosto ai suoi figli la sua vecchia vita.

NOI PARLIAMO SENZA NESSUN TRAUMA E SENZA NESSUN PROBLEMA SU QUESTO ARGOMENTO. I MIEI FIGLI SONO CRESCIUTI ASCOLTANDO QUESTA TESTIMONIANZA. L’UNICA PREOCCUPAZIONE CHE HO AVUTO ERA CHE UNA VOLTA CHE I MIEI FIGLI SONO ARRIVATI ALLA MATURITÀ, COME AVREBBERO POTUTO AFFRONTARE LA QUESTIONE CON QUELLI CHE SAREBBERO ENTRATI NELLA MIA FAMIGLIA COME GENERI, NUORE, COME AVREBBERO POTUTO INTENDERE QUESTA TESTIMONIANZA? MA GRAZIE A DIO, ANCORA UNA VOLTA FUI GRAZIATO PER AVERE UN GENERO TANTO BENEDETTO. OGGI MIO FIGLIO MAGGIORE, WESLEY, SI È SPOSATO E HO UNA NUORA CHE È CRISTIANA, CHE COMPRENDE SINCERAMENTE LA MIA TESTIMONIANZA. SONO MOLTO GRATO A DIO.

Robson amministra conferenze su questo tema e lascia la sua agenda a disposizione dei pastori, per testimoniare e ministrare:

QUESTA È LA MIA CHIAMATA E VOGLIO COMPIERLA OVUNQUE DIO MI MANDERÀ, IN QUALSIASI DENOMINAZIONE, PERCHÉ PARLARE DI QUESTO ARGOMENTO È URGENTE PER LA CHIESA E PER IL POPOLO DI DIO. ABBIAMO BISOGNO DI AFFRONTARE IL PROBLEMA.

Traduzione di Alessia Sanna

Fonte

amorepurogesu.com

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