Restituisci i soldi quando qualcuno sbaglia a darti il resto?!

Voglio testimoniarvi un fatto successo a me anni fa’. Dodici anni fa’ quando entrò in vigore l’euro non tutti erano pratici a dare il resto dei soldi, soprattutto, nel caso in cui uno si comprava qualsiasi cosa e così, un giorno quando mia mamma ha comprato un medicinale in farmacia è scappato l’errore. Quel farmacista però restituì più soldi del dovuto, e siccome neanche mia mamma era pratica dell’euro, salì in casa per chiedere chiarimenti a me. Io compresi che il farmacista aveva erroneamente sbagliato e sono sceso a restituire i soldi in più! Qualcuno potrebbe dirmi: perché sei sceso a consegnare i soldi, l’errore lo ha commesso il farmacista, quindi, tu non hai rubato a nessuno; non hai mica puntato la pistola alla testa del farmacista per farti dare i soldi, oppure, potrebbe dirmi, ma tu non sei entrato di notte a prendere i soldi dalla cassa… è stato lui a sbagliare.

Questi sono pensieri diabolici perché non importa se hai puntato o meno la pistola al farmacista per farti dare i soldi, o entrare di notte in farmacia ed aprire la cassa, oppure, se è lui che ha sbagliato a darti il resto in più… sempre furto è!! In Esodo 20:15 c’è scritto: “non rubare”, senza distinzione tra il puntare la pistola per farsi dare i soldi o accettare in silenzio il resto in più dopo un acquisto.

Cari fratelli e sorelle se capiterà anche a voi che un farmacista, o esercente in genere che, vi da più soldi del dovuto dopo un acquisto, fate come me, ritornategli i soldi in più. Ogni cristiano, in tantissime occasioni, viene tentato dal diavolo per essere messo alla prova, perché lui ti studia e vuol vedere se può farti peccare. Ma tu, non cadere nella tentazione, ossia, nel peccato! Perché è inutile ostentare la vostra cristianità se poi noi stessi non rispettiamo la legge di Dio. Come c’è scritto in Giacomo 1:2-4 che dice: “Fratelli miei, considerate una grande gioia quando vi trovate in prove svariate, sapendo che la prova della vostra fede produce costanza e la costanza. e la costanza compia pienamente l’opera sua in voi, perché siate perfetti e completi, di nulla mancanti”; o come c’è scritto in Giacomo 4:7, quando dice: “Sottomettetevi dunque a Dio, ma resistete al diavolo ed egli fuggirà via da voi”.

Cari fratelli e sorelle quando vi capiterà una situazione simile alla mia, vi esorto a pensare: questa è la tentazione del diavolo per farmi peccare. Di conseguenza, dovete agire come ho fatto io, per non peccare più. Dobbiamo essere solo felici quando siamo tentati dal diavolo, poiché significa che stiamo camminando nella giusta strada e, nello stesso tempo, abbiamo l’occasione di confermare la fede di Dio non cadendo più in tentazione.

Alessandro R.

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