Gli evangelici storici si pavoneggiano delle glorie passate della riforma protestante che è costata fatica, sudore e sangue. Festeggiano e commemorano, sebbene il sistema religioso sia diametralmente opposto a quello scoperto dai padri riformatori. S’invoca una nuova riforma ma ne vale proprio la pena?
Comincio a vedere in FB, come ogni anno, quando si approssima la data fatidica e storica del 31 ottobre, che ricorda le 95 tesi affisse da Lutero nella Cattedrale di Wittemberg, i soliti classici cliché di convegni, commemorazioni e giornate di memoria promossa dall’AEI, che è poi una creatura del CERBI e dell’IFED.
Ma le Chiese Evangeliche storiche hanno dimenticato la spiritualità che sottende a quelle scoperte copernicane dei Padri Riformatori. Oggi la grazia è mercificata e venduta a prezzo stracciato. Succede di tutto dalla vendita dei miracoli, alle vendite delle conversioni, dalla divulgazione di una religiosità che è affettata, formale e fortemente dottrinale, dove il “Vitello d’oro” costruito dagli Evangelici s’impone alla massa, sostituendo il Vero Dio.
Ma com’è possibile che gli Evangelici idolatri, che sono scimmie che si ammantano di porpora, abbiano la faccia tosta di intronare le orecchie degli astanti con i fuochi d’artificio di una religiosità priva di Cristo. Qui, Paolo di Tarso avrebbe parole di fuoco accusando coloro che hanno sostituito il vero Dio con il Vitello d’Oro della tradizione e della Sana o non Sana Dottrina (cfr. 1^Cor. 13). Ma che differenza c’è fra gli Evangelici gaudenti e i Cattolici tradizionalisti che si nascondono dietro le loro tradizioni, che poi tradiscono e imbrattano con il loro comportamento scriteriato, scomposto, scabroso: sono più gli scandali che vengono alla luce che una testimonianza autenticamente cristiana.
S’imbratta la memoria di Lutero, Calvino, Zwingli, Ecolampadio, Martin Bucero, e quella dei puritani e dei separatisti. S’invoca una nuova Riforma. Ecco lo slogan che voglio lanciare in questo periodo d’ilarità e di frastuono assordante simile a chi batte il tamburo e la grancassa con suoni rumorosi e fastidiosi, che neppure i gatti e i cani vorrebbero sentire. Il Signore, che viene invocato, è stato defenestrato e sostituito con il feticcio dell’ideologia evangelica.
Paolo Brancè | Notiziecristiane.com
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