Tutte le vie e tutti i “cammini” conducono a Dio?

dal-mio-giardino-a29357457Non è raro sentire affermare da un gran numero di persone un pensiero come il seguente: “Tutte le strade portano a Dio!” Cosa pensare di fronte ad una tale affermazione?

Si tratta di una verità o di una massima tanto superficiale quanto illusoria e inconsistente? Se tutte le ‘strade’ (nel senso di vie e condotte seguite dagli uomini) portassero a Dio, allora dovremmo pensare che anche personaggi come Caino, Giuda Iscariota, Hitler, Mussolini, Bin Laden, Totò Riina, etc., etc. (continuando a costruire un elenco ahimè innumerevole delle personalità che si sono distinte nel corso della storia per la loro malvagità o indegnità morale e spirituale) sarebbero degni di entrare nel regno di Dio. Ma un tale pensiero non contraddice forse anche il più elementare lume di coscienza?!

Come la Bibbia dice che “Il diavolo è il padre della menzogna” è altrettanto vero che chiunque ama e pratica la menzogna non può essere un figlio di Dio, ma del… diavolo. Ed il diavolo, essendo il primo ad essersi opposto a Dio, è stato da Dio destinato al suo luogo: l’inferno.

Già questo ci dice e ci informa del fatto che… non tutte le vie (come quelle malvagie seguite dal diavolo) possono portare a Dio. E per questo l’appello di tutti i profeti inviati da Dio, nel corso dei secoli, è stato unanime nell’esortare gli uomini ad abbandonare le proprie vie malvagie, per convertirsi al Signore.

E’ utile considerare il comandamento che dice “Non nominare il nome di Dio invano (ossia inutilmente). Perché? Perché chi nomina Dio invano (in modo inutile, in modo inappropriato, in modo indegno, in modo non sincero e mendace) altrettanto invano potrà sperare di essere ascoltato ed esaudito da Dio. Infatti, Gesù, parlando con coloro che anziché seguire la parola di Dio insegnavano dottrine che erano il frutto di insegnamenti umani (ossia di tradizioni umane mai insegnate o volute da Dio stesso) disse loro che il culto che essi rendevano a Dio era vano. In che senso? Nel senso che con i loro riti e le loro usanze, umane e non divine, non avrebbero mai trovato Dio. Ed, in effetti, coloro ai quali Gesù indirizzò quelle parole (ossia i Farisei, una setta giudaica dei tempi di Gesù, che si credeva ligia ai comandamenti del Signore, ma in realtà aveva introdotto tanti e tali insegnamenti umani da essere andata completamente fuori da quella che era la buona e perfetta volontà di Dio) si adirarono contro gli apostoli perché non sopportavano il fatto che gente semplice ed umile come loro  avesse un reale rapporto con Dio, mentre loro (che si ritenevano i capi della casta religiosa di Gerusalemme) non potevano dimostrare una reale comunione con Dio. Questo caso ci dimostra come l’essere religiosi non conta nulla. Essere religiosi, infatti, non significa per forza avere un reale contatto con Dio.

E allora? Allora bisogna onestamente chiedersi e sapere se la religione che seguiamo ci porta ad un reale rapporto con Dio o no; se Dio è al centro del nostro credo o no.

Un giorno Gesù interrogò la gente del suo tempo chiedendo loro se il ministero compiuto da Giovanni Battista veniva dal cielo o dagli uomini. E questo ci dice che, effettivamente, le fonti di un’autorità possono essere di due tipi, ovvero di due nature: o essa viene da Dio o essa viene dagli uomini. Di Giovanni Battista Gesù disse che la sua autorità veniva da Dio, ma di tanti religiosi del suo tempo, pur se questi dicevano di operare secondo l’autorità di Dio, Gesù disse che la loro autorità veniva dagli uomini e, che, dunque, i suoi discepoli non avrebbero dovuto seguirli, perché anziché condurre gli uomini a Dio tali religiosi, in effetti, sviano le genti da Dio.

Ieri leggevo su internet di molti che avevano aderito ad un certo movimento cattolico ma che, poi, essendosi resi conto di come il leader di tale movimento e i suoi gregari si conducevano in modo oppressivo e contrario alla libertà delle persone, hanno deciso di uscirsene da quel “cammino”. Insomma, costoro hanno capito (a proprie spese, dopo tante mortificazioni) che quel leader ‘carismatico’ ha creato un sistema  che, più che fare realizzare alla gente la pace ed il riposo di Cristo, impoverisce la gente della dignità e “perfino” dei loro beni materiali (visto che al suo interno i capi non fanno altro che chiedere offerte e decime ai propri membri). Altro che portare a Dio le persone! I fuoriusciti da questo gruppo ora portano addosso tutte le ferite emotive, psichiche e spirituali che certi sedicenti maestri cristiani hanno provocato su di loro. Non voglio fare (per adesso) il nome di questo gruppo, ma penso che coloro a cui tutto questo è capitato possono ben riconoscersi in quanto sto dicendo. E a costoro mi sento di dire “lasciate pure quell’organizzazione umana (che si spaccia per cristiana) e andate a Gesù, direttamente a Lui. Non fatevi più prendere in giro da sedicenti maestri. Gesù ce lo ha detto: “Non chiamate nessuno sulla terra vostro Padre o vostra guida, perché uno solo è il Padre vostro (ed è quello che è nei cieli) ed una sola è la vostra guida, il Cristo. Forse se queste persone ferite avessero letto tali parole del vangelo prima di avere a che fare con certe ‘guide’ si sarebbero potute risparmiare molte sofferenze. Ma a tali persone va il mio sostegno e la mia vicinanza per quanto hanno patito e subito. Del resto per i primi diciannove anni della mia vita anche io mi ero sottoposto alla guida di precettori umani, che poi si sono rivelati dei bugiardi alla luce della diretta parola di Dio.

Ma come fare? Purtroppo vi sono tanti e tanti gruppi religiosi gestiti da uomini, che con il pretesto di nominare il nome di Cristo inculcano alle genti dottrine che sono soltanto precetti umani e così facendo caricano le persone di pesi che il Signore, invece, vorrebbe togliere dalle loro spalle e soprattutto dai loro cuori. Che fare? Beh, la parola di Dio dice che Cristo ci vuole liberare da ogni insegnamento umano non conforme alla sua parola. Dunque? Dunque esaminiamo tutto quello che ci viene detto alla luce della parola di Cristo e, se qualcosa non è conforme al vangelo, facciamo come fecero già a suo tempo gli apostoli: diciamo a coloro che vorrebbero imporci dei pesi che Cristo non ha mai insegnato che quanto è a noi ubbidiremo solo a Gesù e non a costoro.

Pertanto caro lettore valuta se quanto ti stanno dicendo è conforme al vangelo di Cristo. Il Vangelo è ‘Buona Novella’, ossia buona notizia. Il Signore non vuole metterci pesi addosso, ma toglierci quelli che abbiamo. Lui, infatti, ci dice “Venite a me voi tutti che siete travagliati ed oppressi ed il darò riposo alle anime vostre”!

La vera religione rende liberi, la falsa religione (fatta di regole e precetti) mette pesi addosso alle genti. LA vera religione è legata da un solo Interesse: quello di Dio, che vuole salvarci da ogni forma di oppressione (fisica e morale). La falsa religione è dipendente dagli interessi di coloro che se ne sono costituiti capi, dirigenti e guide ed il ‘benessere’ che costoro promettono infondo non è altro che il loro. Penso di stare parlando a gente che è in grado di capire quello che sto dicendo, perciò non c’è bisogno che per forza debba fare i nomi di quei gruppi religiosi che impongono pesi alle genti, pesi che Cristo non ci ha mai chiesto di portare.

Spero che quanto stiamo dicendo aiuti diversi ad intuire quale strada fare. Altrimenti se qualcuno sente di chiedermi qualcosa, ovvero di essere più esplicito me lo dica pure (a tal fine vorrei lasciare la mia mail: enzo_maniaci@libero.it) e potremo parlare. Dico questo non perché voglia essere reticente rispetto all’eventualità di fare nomi o indicare particolari circostanze, ma perché il solo fare nomi di certi gruppi non sarebbe utile se, poi, insieme ai nomi di certi gruppi non si accompagnasse tutta una serie di dimostrazioni di come tali gruppi coercizzano le persone. E questo sarebbe molto lungo. In un’altra sede, magari tramite un prossimo libro, non mi esimerò dal fare un tale discorso. Ma qui penso che sino sufficienti tali semplici riflessioni, poiché coloro che sono stati coercizzati sanno bene per esperienza quanto è triste affidarsi agli uomini anziché a Dio. Bisogna che capiamo tutti un principio: il nostro rapporto con Dio deve essere personale; la nostra comunione con Lui deve essere intima e personale. Non voglio dire con questo che non bisogna riunirsi con coloro che credono in Dio con tutto il loro cuore, ma solo che la nostra fede, appunto, deve essere fondamentalmente diretta a Dio. Non dice forse la Bibbia “Benedetto l’uomo che confida nell’Eterno e la cui fiducia è nell’Eterno, maledetto l’uomo che confida nell’uomo e fa della carne il suo braccio (ossia che confida nella forza – nei pensieri – dell’uomo)” – Geremia 17: 5.

Che, dunque, possiamo tranquillamente dire che tutte le vie portano a Dio? No, neanche certi “cammini” cosiddetti cristiani! Ovviamente mi riferisco a quei “cammini” che non fanno della conoscenza personale della Bibbia la propria guida e la propria bussola. Se le genti conoscessero davvero la Bibbia o come potrebbero svergognare molte di quelle cosiddette guide e maestri, e trovare la Verità che procede solo da Cristo!

Enzo Maniaci | notiziecristiane.com

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