Intervista a Corrado Salmé: La fede è un miracolo quotidiano!

285d2126f4_cuore-africaSiamo lieti di ospitare Corrado Salmé nelle nostre pagine di notiziecristiane.com. Ma siamo ancora più contenti per la sua esperienza “CuoreAfrica”  nata come una Visione, e ben presto diventata una Missione e che continua come un Miracolo quotidiano.I progetti concreti di questa Missione, ispirati e motivati da principi cristiani finalizzati allo stato del Burkina Faso, mirano allo sviluppo economico, sociale, sanitario e morale della popolazione.

Che esperienze porti dal tuo viaggio in Burkina Faso?

Sono sempre esperienze che ti cambiano, perché vai a trovare una cultura che non trovi tutti i giorni; le esperienze più straordinarie che noi facciamo e quando pensiamo di dare aiuto ad altri e di portare ispirazione ad altri ma ci rendiamo conto che, invece, siamo noi che riceviamo quando andiamo. Quindi, riceviamo un grande aiuto e una grande ispirazione da questo popolo che realmente sa vivere con niente, ma soprattutto sa gioire e sa rallegrarsi con niente, quindi andarli a servire è per noi un grande onore e un grande privilegio.

Ci siamo occupati spesso, nelle nostre pagine del notiziario, della chiesa perseguitata, abbiamo dato voce ai cristiani perseguitati in Africa, seguita da grandi collaborazioni con l’Organizzazione Porte Aperte; molte volte ci siamo chiesti perché la chiesa evangelica italiana ha tutte queste frammentazioni, quando vediamo che le barriere da quell’altra parte del mare non ci sono o se ci sono, scompaiono. Corrado dal tuo viaggio cosa hai tirato fuori, perché molto spesso in Italia per una frase detta, per una dottrina interpretata in un certo modo ci sono scandali, discussioni, critiche o pastori messi alla gogna, e cosi anche lì?

Diciamo che, Grazie a Dio, dove andiamo noi non c’è il problema della persecuzione, il Burkina Faso ha già troppi problemi di suo; la chiesa è abbastanza unita, anche se le divisioni ci sono un po’ dappertutto; però, quello che ci rendiamo conto e che lì dove si è perseguitati non c’è divisione per il semplice fatto che dove si sta rischiando la vita. Rischiano la vita i tuoi figli, tua moglie, tu stesso e l’unico desiderio che hai è proteggere le persone che ami sapendo che in un modo o nell’altro molto probabilmente morirai se predichi il vangelo, quindi, gli unici valori che t’interessano sono quelli di portare l’evangelo agli altri, quindi vivi nell’amore continuamente, nel perdono continuamente e vivi nell’assoluto bisogno e necessità di andare a portare l’evangelo a più persone possibili prima che muoiano. Quindi, ci rendiamo conto che il benessere crea un’indolenza nella chiesa e crea, avvolte, anche una forma di egoismo spietato e ci porta pure al lusso di poterci maledire gli uni agli altri di potere separarci gll’uni agli altri, di parlare male e comportarci male nei confronti delle persone che sono state lavate con lo stesso sangue. Se la persecuzione arrivasse in Italia, le cose cambierebbero in maniera radicale, questo lo dimostra la storia e lo dimostrano le statiche che lì dove la chiesa che viveva magari un momento di benessere o di tranquillità dal momento in cui è stata perseguitata dallo stato, dalla chiesa di stato o da situazioni economiche legate al traffico di droga com’è successo in Colombia o com’è successo in Cina da un governo Comunista o nei paesi musulmani dove c’è l’islam che tiene i cristiani sotto pressione fino a distruggerli e allora se in Italia per caso succedesse questo le cose cambierebbero.

Dico questo perché è dimostrato statisticamente che se due persone non si parlano e non si frequentano e sono entrambe nella fede entrambi, quando c’è un funerale di una persona che amano in comune, allora tutte e due si ritrovano nello stesso posto, e la di fronte alla morte non esiste più dottrina, non esiste più denominazione non esiste più una presa di posizione stupida, perché di fronte alla morte non c’è niente di più importante dell’amore di Dio.

Tante fatiche, ma immagino anche che questo viaggio sia stato motivo d’ispirazione per i canti e le lodi al Signore che scrivi, c’è qualcosa in questo tuo ultimo viaggio che ti ha spinto a scrivere qualcosa d’importante?

Beh sono nati dei canti ancora di più ispirati al servizio e al servire le persone e al vedere i miracoli di Dio. Abbiamo assistito a dei miracoli straordinari a livello di guarigione, miracoli di provvidenza e di protezione da parte di Dio; e anche se questa ispirazione non ha espiato magari, dei temi specifici ma sicuramente questa esperienza ti apre di più gli occhi, e ti fa innamorare sempre più di Gesù; e quando questo ti porta ad avvicinarti e amare ancora di più il Signore è allora che certi canti nascono spontanei, i canti non li cerchiamo, arrivano! E’ un “download” letteralmente, Qualcuno provvede e noi semplicemente scarichiamo, ecco perché non vogliamo vendere i canti che Dio ci dà, perché sono di proprietà Sua e non nostra.

Ti seguiamo con affetto e ammirazione quantunque ci siano stati degli attacchi, a nostro avviso gratuiti, per quanto riguarda il lavoro pastorale che hai portato avanti in questi anni. Crediamo che nel tuo cuore ci sia molto spazio per la santificazione, e non crediamo per niente che le cose stupide e le polemiche sterili abbiano potuto intaccare quello che realmente c’è nel tuo cuore… è cosi?

Credo che le polemiche vengano da persone che magari, in alcuni casi vogliono strumentalizzare certe parole dette, oppure, non hanno tanto da fare in quel momento e quindi perdono il loro tempo a cercare sempre qualcuno da criticare…

Io dico sempre una cosa, se sei così bravo da trovare la pagliuzza nell’occhio di tuo fratello, credo che dovresti anche essere in grado, e così bravo, da trovare anche delle cose buone che fa tuo fratello; quindi, personalmente, non mi arrabbio se qualcuno critica o se qualcuno dice delle cose, però personalmente ci rimango male se dice solo le cose negative, perché voglio dire… ci sono tante cose belle che si fanno, non parlo di me chiaramente ma in generale il corpo di Cristo, perché la chiesa (i figli di Dio) è la cosa più bella che esista al mondo e credo che ci sono tanti difetti e se guardiamo le nostre vite personali abbiamo tanti difetti, ma quando Dio guarda verso di noi, Dio vede i suoi figli, Dio vede cose belle, Dio vede persone che lo amano, che desiderano servirlo e che sono piene di difetti.

Quindi, non sto dicendo che non dobbiamo avere la liberta di sottolineare anche certi errori ed è giusto che si faccia perché ognuno è libero anche di esprimersi, però credo che la cosa più bella sia anche esprimere la gratitudine a Dio per le cose belle che si fanno…

Come ha detto Gesù nelle lettere che lui spediva alle chiese dell’Asia, nell’Apocalisse; la prima cosa che fece scrivere a Giovanni è: “Io conosco le tue opere”; quindi Gesù prima elenca tutte le cose belle e poi metteva un accento o un punto sulle cose sulle quali Lui non era d’accordo. Sicuramente ognuno di noi ha qualche difetto, ma la verità è che abbiamo molte più cose belle da dimostrare e da dare ad altri che non cose brutte; quindi è un incoraggiamento a cercare e a vedere sempre il meglio nella vita del fratello.

Qual è il rapporto tra giovani e fede che tu vivi in questo momento in Africa ma anche in Italia, aspettative?

In africa non abbiamo tantissime opportunità di ministrare, perché facciamo missioni brevi, anche se abbiamo fatto evangelizzazioni e c’è un movimento molto forte; ma quello che stiamo vedendo in Italia e che molti giovani di tutta l’Italia e d’Europa si stanno avvicinando a Cristo aldilà di quello che si possa dire o pensare, molti lasciano le comunità perché, purtroppo, sono tenuti sotto una forma di oppressione, di manipolazione e di dominio da parte di “alcuni” e di conseguenza i giovani hanno bisogno di sentirsi amati per quello che sono e in questo loro poi trovano la forza di dedicarsi al Signore; non sentirsi imporre delle leggi (umane) o sentirsi imporre delle regole (umane) di ciò che si deve, o no si deve fare.  Noi abbiamo bisogno di dire ai giovani che sono amati, che sono apprezzati e che sono oggi l’arma vincente nelle mani di Dio per la nostra nazione; e quando i ragazzi cominciano a sentirsi amati e sentirsi apprezzati per quello che sono, cominciano a lasciare tutte le cose che non vanno.

Ma questo è il sistema di Gesù, conquistare prima il cuore di una persona e poi a quella persona gli potrai far fare quello che vuoi nelle mani di Dio.

Un saluto ai lettori di notiziecristiane.com

Voglio ringraziare Dio per tutti coloro che non conosco personalmente, perché, come ho detto prima, la chiesa è la cosa più che esiste nel mondo e avere fratelli come voi, sorelle come voi, oggi è sicuramente la ricchezza più straordinaria che io possa avere; mi sento arricchito da ogni persona che realmente crede in Gesù. Non sono arricchito dalle persone che mi seguono, ma sono arricchito dalle persone che veramente seguono Gesù, perché siamo una famiglia e in un modo o in un altro sopportiamoci gli uni agli altri perché passeremo l’eternità insieme… Grazie Dio vi Benedica!

Proietto Pietro – notiziecristiane.com

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