La Gloria e le rovine.

Gen. 12:8 Di là Abramo si spostò verso la montagna a oriente di Betel, e piantò le sue tende, avendo Betel a occidente e Ai ad oriente.
Il viaggio di Abramo continua e dopo che ci ha lasciato un insegnamento sulle priorità, costruendo prima altari e dopo piantando tende, oggi il suo esempio ci porta alla riconsiderazione del nostro ruolo di mediatori, infatti Betel significa casa di Dio ed Ai significa rovine, egli si trovava tra la Gloria e le rovine, tra l’Iddio Santo e l’uomo peccatore, tra due parti in guerra.
Il mediatore è quella figura che interponendosi tra due parti in modo neutrale si prodiga affinché queste trovino un accordo, Abramo in questo suo cammino tipologico è figura di mediatore, Dio lo ha chiamato per essere presentato agli uomini per mezzo di lui, i Cananei vengono a conoscenza del vero Dio per mezzo del patriarca prescelto.
Gesù stesso proclamò nelle beatitudini che Dio apprezza e benedice gli operatori di pace, quella gente che si frappone tra due parti e li porta ad un accordo, perciò considera questo aspetto della tua testimonianza e della tua missione, è facile in questo mondo in guerra essere mediatori, liti nelle famiglie, sul lavoro, nel vicinato, ovunque ci sono due persone può esistere la contesa, e molti sono quelli che si adoperano per alimentare il fuoco, gente capace di aizzare persone contro riportando parole e aggiungendo le loro, tu, invece, puoi fare qualcosa?
Attento però a non far scadere la tua missione in una specie di giudice di pace, tieniti fuori dagli interessi umani proprio come fece Gesù:
Luca 12: 13 Or uno della folla gli disse: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». 14 Ma Gesù gli rispose: «Uomo, chi mi ha costituito su di voi giudice o spartitore?»
Preoccupati della più grande causa che è quella di riconciliare l’uomo con Dio, sei stato chiamato per questo, il tuo Maestro ha fatto questo, anche Mosè, Paolo e tanti altri uomini che Dio ha usato come mediatori.
Ci sono rovine ovunque, Ai è al tuo lato, peccato, disperazione, dolore e tanto male, l’uomo, ma all’altro lato hai la Speranza, il Bene, La Vita, Dio, e in mezzo ci sei tu, devi parlare all’uomo di Dio e di Dio all’uomo, questo è il tuo ministero, evangelizzare e intercedere.
Il tuo cammino non deve avere squilibri se vai troppo verso le rovine di Ai rischi di diventare un umanista e sfociare in una forma di evangelo sociale ma se vai troppo verso Betel rischi il misticismo o una moderna forma di monachesimo ascetico, un contemplativo che non adempie il mandato del Contemplato.
Riprendi il tuo cammino, rivaluta la tua missione, prendi la Luce di Betel e riflettila su Ai, risplendi!
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