La pandemia non ferma la “sinizzazione” della religione

Il regime adotta nuove misure per spingere il clero delle Chiese controllate dallo Stato a promuovere la linea del Partito indottrinando i fedeli.

Il governo, oltre ad aver vietato ogni manifestazione religiosa per arrestare la diffusione del COVID-19, ha anche rafforzato la censura dell’informazione religiosa su internet vietando la predicazione e altri servizi online. Accanto a tali misure, il PCC esige che il clero delle chiese statali studi la politica di “sinizzazione” della religione del presidente Xi Jinping, la integri nei sermoni e dimostri la propria lealtà al governo.

L’indottrinamento patriottico sostituisce gli insegnamenti cristiani

Il 13 aprile il Dipartimento del lavoro del Fronte Unito della contea di Huantai a Zibo, una prefettura nella provincia orientale dello Shandong, ha diramato un ordine in cui si esortano i gruppi religiosi e il clero nella contea a scrivere saggi che ne esprimano l’«amore per il Paese e per il Partito Comunista». La campagna, denominata «Sogna la nuova era e unisciti alla lotta per una società prospera» incoraggia i fedeli a esprimere il loro sostegno al regime scrivendo testi di almeno 2mila caratteri cinesi «usando come guida i valori centrali del socialismo e la politica di sinizzazione».

Avviso relativo alla campagna «Sogna la nuova era e unisciti alla lotta per una società prospera» pubblicato dal Dipartimento del lavoro del Fronte Unito della contea di Huantai

Un diacono cattolico residente nella contea riferisce che il 16 aprile un funzionario dell’Ufficio per gli affari religiosi lo ha avvicinato dicendogli che doveva studiare il pensiero di Xi Jinping e lo spirito del XIX Congresso nazionale del Partito Comunista per poi sostenere un esame. Il funzionario ha aggiunto che se non lo avesse superato avrebbe rischiato il licenziamento.

Negli ultimi anni, per formare un clero «rosso» fedele al regime, il governo ha applicato gli standard di appartenenza al Partito Comunista anche alle chiese statali.

Il 18 febbraio l’Ufficio per gli affari etnici e religiosi di Shenyang, la capitale della provincia nord-orientale del Liaoning, ha diffuso un avviso in cui si esortano i gruppi religiosi a organizzare eventi per promuovere il pensiero di Xi Jinping. Il documento dispone che nei luoghi di culto siano portati avanti i quattro requisiti – una campagna a livello nazionale avviata nel 2018 per promuovere la «sinizzazione» della religione – tramite la lettura di testi sulle politiche del presidente e scrivendo saggi su di essi. Le conoscenze acquisite devono poi essere integrate nei sermoni affinché i fedeli comprendano meglio la politica di «sinizzazione».

Il 14 april, anche il Movimento patriottico delle Tre Autonomie della provincia sudorientale del Fujian ha pubblicato un documento per sostenere i quattro requisiti. Esso prevede che «i manifesti che promuovono i valori centrali del socialismo siano esposti in posizioni di rilievo nelle chiese. I pastori devono includere nei sermoni i valori centrali del socialismo, utilizzare festività, eventi importanti e altre occasioni per interpretare e diffondere i valori centrali del socialismo inculcandoli nelle menti dei fedeli nelle funzioni domenicali e nella vita quotidiana».

Documento per la promozione dei quattro requisiti pubblicato il 14 aprile dal Movimento patriottico delle Tre Autonomie della provincia del Fujian (foto presa da WeChat)

Il 16 aprile i Due Consigli cristiani cinesi di Fujian hanno annunciato l’intenzione di organizzare in settembre una gara di discorsi riservata al clero della Chiesa delle Tre Autonomie. I discorsi dovranno enfatizzare «la via della «sinizzazione» della religione e «l’adozione del socialismo».

Avviso della gara di discorsi diffuso
Avviso della gara di discorsi diffuso il 16 aprile dai Due Consigli cristiani cinesi della provincia del Fujian (foto presa da WeChat)

Chiese trasformate in basi propagandistiche del Partito

Il PCC continua ad abbattere le croci e a «sinizzare» lo stile architettonico delle chiese. L’11 aprile, le croci e tutti i simboli religiosi sono stati rimossi da due chiese delle Tre Autonomie nella contea di Qiu a Handan, una prefettura nella provincia settentrionale dell’Hebei.

Chiesa delle Tre Autonomie nella contea di Qiu
Chiesa delle Tre Autonomie nella contea di Qiu prima e dopo la rimozione della croce

A metà aprile, nel distretto Zhen della città di Dandong nel Liaoning, è stata rettificata una chiesa delle Tre Autonomie. All’ingresso del luogo di culto è stato esposto lo slogan «Non dimenticare l’intenzione originaria, tieni a mente la missione» altri materiali propagandistici e bandiere sono stati appesi all’esterno. Un fedele ha commentato: «ora la chiesa sembra una scuola del partito».

Slogan propagandistici e bandiere
Slogan propagandistici e bandiere sulle pareti esterne di una chiesa del distretto di Zhenan

A seguito di un’ispezione dell’Ufficio per gli affari religiosi, il responsabile di una sala per riunioni cristiana nel distretto Zhenxing di Dandong ha dovuto spendere 1.500 renminbi (circa 210 dollari statunitensi) per esporre slogan che promuovono i valori centrali del socialismo e riempire gli scaffali di libri con i discorsi di Xi Jinping e sulla cultura tradizionale cinese.

Libri che promuovono i discorsi di Xi Jinping
Libri che promuovono i discorsi di Xi Jinping in una sala per riunioni nel distretto di Zhenxing

Il predicatore di una chiesa nella città di Jinan nello Shandong ha detto a Bitter Winter: «Il governo afferma che ai fedeli in possesso dei permessi per le riunioni è consentito frequentare le chiese, ma si tratta di una trappola. Quando entri in quelle chiese, devi accettare l’indottrinamento ai valori centrali del socialismo. Le croci sono sostituite dalle bandiere cinesi e ti viene detto di amare il Partito Comunista. La situazione è terribile e questa è la più grande sfida per i cristiani. Noi dobbiamo aggrapparci alla purezza della fede cristiana».

di Li Mingxuan | it.bitterwinter.org.

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