La terra non smette di sussultare!

image (1)A distanza di nemmeno 24 ore dalle due forti scosse di terremoto in Giappone del 14 e 15 scorso, il suolo è tornato a tremare con violenza in Ecuador per un sisma di 7.8 che rappresenta il più forte terremoto negli ultimi quarantanni.

La scossa, verificatasi alle 18,58 ora locale (le 2,58 di notte in Italia di domenica 17 aprile), ha avuto epicentro nel Pacifico registrando sinora 415 vittime e oltre duemila feriti; i danni sono ingenti, e il presidente Rafael Correa ha reso noto che ci vorranno anni per ritornare alla normalità. Al primo evento tellurico ha fatto seguito uno sciame di ben 55 scosse di assestamento molto forti, e ancora adesso ci sono molti cittadini intrappolati sotto le macerie. L’area del sisma si estende da Quito, la capitale, sino a  Guayaquil, dove è crollato un ponte. Il forte terremoto è stato avvertito anche in Perù e Colombia da dove stanno accorrendo squadre di soccorritori per collaborare alle ricerche dei superstiti, nonostante 10.000 militari e 1.200 volontari stiano trovando difficoltà per le piogge degli ultimi giorni che hanno reso inagibili molte strade.

Tuttavia, come avvenuto in Giappone, passata la paura l’opinione pubblica – inclusa buona parte della cristianità professante – non si sofferma più di tanto alla catastrofe, come del resto fanno anche i media: i redattori delle maggiori emittenti nazionali (rai,mediaset,la7,sky) hanno relegato a margine dei loro notiziari la cronaca dell’evento tellurico in Sudamerica, privilegiando invece le news sul Gran Premo di Formula Uno in Cina, il referendum sulle trivelle in Italia e i risultati del campionato di calcio! Ciò comprova che il frequente ripetersi di calamità uno dietro l’altra non rappresenta un valido motivo di preoccupazione per la massa, né tantomeno argomenti simili trovano spazio presso i salotti di Bruno Vespa o di Report o di Fazio, tanto per citare alcun talk-show di alta audience. Pertanto, visto che i disastri naturali andranno a moltiplicarsi man mano si avvicina il ritorno del Signore, invito il lettore a non conformarsi alla mentalità corrente poiché Gesù medesimo ci invita a non trascurare la “parola profetica”, senza la quale è impossibile conoscere i tempi biblici in cui viviamo.

Se guarderemo ad essa con fede, questo ci permetterà di valutare sapientemente le realtà presenti piuttosto che lasciarci coinvolgere da quell’ottimismo antibiblico che sta distogliendo lo sguardo di molti dai segnali di allerta (.) così evidenti che Gesù è alle porte (Matteo 24:7).

Salvatore Di Fede | Notiziecristiane.com

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