Quando finira?

Mentre il maltempo sembra dare tregua alla nostra penisola, dopo l’esondazione del torrente Mazaro a Mazara del Vallo (TP) e i nuovi allagamenti a Genova della settimana scorsa, in California è invece il fuoco ad aver distrutto migliaia di ettari di boschi e abitazioni, uccidendo una trentina di persone alcune delle quali morte bruciate all’interno delle loro auto, nel tentativo di sfuggire alle fiamme.

Malibu, dove vivono molte star di Hollywood, e Paradise sono state quasi interamente rase al suolo dal colossale rogo ribattezzato “Woolsey Fire” che, secondo gli esperti, è il peggior disastro della storia nella nazione dal 1935 ad oggi a distanza di un anno dagli altrettanto distruttivi incendi del 2017. Bruciato interamente il villaggio western della Paramount e molte ville faraoniche di star famose, con oltre 200 mila evacuati compreso gli abitanti di Los Angeles, cittadina a rischio nelle ultime ore: fuoco o tempesta di vento che sia, la natura soccombe sempre, tant’è che fra gli alberi anneriti in California o quelli sradicati in Friuli, il comune denominatore resta la distruzione, pur se per motivazioni diverse! Malgrado gli incendi in Usa sembrano siano favoriti dagli sciami di larve di insetti che, da anni, “rosicchiano” il legno indebolendo le foreste e rendendo i tronchi simili a un naturale combustibile, il caldo torrido e la siccità che caratterizzano lo Stato californiano negli ultimi cinque anni hanno fatto il resto.

Siamo sinceri. Mai tanti eventi calamitosi si sono realizzati a cavallo l’uno dell’altro e da una parte all’altro del pianeta in tempi così ravvicinati! Pertanto, con una terra evidente nelle doglie, se l’opinione pubblica mondiale rimane impotente e incredula, così non deve essere per i cristiani perché, sulla parola del Signore, “tutte queste cose debbono prima accadere” (Luca 21:9), sicchè la domanda viene spontanea: quanti siamo pronti per il ritorno di Cristo?

Salvatore Di Fede | Notiziecristiane.com

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