Quando pensi che Dio c’è l’ha con te?

Sono cresciuto con un padre sempre arrabbiato e violento, sono cresciuto in un’atmosfera di grande tensione.

Non sapevo mai per cosa esattamente mio padre fosse sempre così arrabbiato e violento, così non osavo commettere errori, perché quando commettevo errori, lui si infuriava ancora di più.

Purtroppo, col passare degli anni, portai questa mia esperienza nel rapporto con Dio. Se mi aveste domandato se Dio mi amasse e se mi sentissi perdonato, avrei risposto di si. Ma continuavo ad avere quella vaga sensazione che Dio non fosse del tutto compiaciuto di me e che fosse un pochino arrabbiato con me. Per alcune persone si tratta di una sensazione molto intensa di cui sono ben consapevoli. Per molti altri, invece, si tratta di una vaga sensazione che li accompagna per gran parte della loro vita.

Sapete, Gesù udì una voce dal cielo che per due volte gli disse: “questo è il mio diletto Figlio nel quale mi sono compiaciuto”. Grazie a Dio – in tutto questo tempo – il Signore mi ha insegnato a credere, per fede, che Lui si compiace di me, non per tutto ciò che faccio di giusto, ma perché confido in Lui e credo in Lui.

Certamente Dio non gradisce tutto ciò che facciamo, ma gradisce noi. Un genitore potrebbe non gradire tutto ciò che fanno i suoi figli, ma, a prescindere da questo, li ama perché sono i suoi figli, e molti di voi che siete genitori lo comprendete bene, non è affatto difficile da capire. Quindi, perché dovremmo pensare che Dio sia diverso, visto che Lui è il SuperPapà per eccellenza.

Tutti noi apprezziamo i bravi papà, e Lui ci ha insegnato ogni cosa riguardo all’essere genitori. Penso che alcune, anzi, molte persone siano vagamente o fermamente convinte che Dio sia arrabbiato con loro. Questa convinzione ci impedisce di ricevere l’amore, la misericordia, la grazia e il perdono di Dio, e al contrario ci trasmette paura, insicurezza e sensi di colpa.

Possiamo anche chiedere a Dio perdono per i nostri peccati ed errori, ma spesso riteniamo che Dio sia deluso e arrabbiato perché noi non siamo all’altezza delle Sue aspettative. Certamente Dio vuole che cresciamo di livello, ma sapeva, quando ci ha inviato ad instaurare una relazione con Lui, quanto tempo avremmo impiegato. Conosceva ogni errore che avremmo commesso prima ancora che lo facessimo.

Quindi, Dio non è sorpreso di me e non è sorpreso di te! Nessun nostro comportamento Lo sorprende! Quindi, dobbiamo tranquillizzarci e credere che Dio non ce l’ha con noi. Perché, finché pensiamo questo, non riusciremo a crescere spiritualmente. Quindi, cambiamo quella credenza sbagliata che abbiamo sviluppato e al contrario sviluppiamo quella seria e veritiera convinzione che Dio ci ama e che non ce l’ha con noi! Crediamolo!

Alessio Sibilla

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