SIGNIFICATO BIBLICO DI “PROFEZIA” E DEL “RUOLO DEL PROFETA”

Tratto dalla lezione di Sacre Scritture, Prof. Stephane Simonnin – Ifed.

Ci sono due idee generali sulla profezia che sono importanti per capire “che cos’è un profeta”.

Nella concezione popolare della gente oggi il profeta è “qualcuno che prevede il futuro” (dal dizionario della lingua italiana il termine profeta ha come significato etimologico “Persona per bocca della quale parla la divinità, comunicando agli uomini il proprio volere e i propri disegni. I profeti dell’Antico Testamento sono coloro che per intuizione, acutezza di mente ecc., anticipano ciò che accadrà in futuro”) però questa definizione, questo concetto etimologico non corrisponde al significato del senso biblico del ruolo del profeta che non è colui che “predice il futuro”.

Nel significato biblico, i profeti, possono anche prevedere il futuro infatti il profeta Isaia parla molto del futuro però questa non è l’essenza del ruolo.

L’essenza del ruolo in senso biblico è che il profeta è qualcuno che “parla nel nome di Dio”. Il rapporto tra Dio e il suo popolo è basato su un’alleanza:il patto”, dunque il profeta è qualcuno che richiama il popolo di Dio a rispettare i termini dell’alleanza, ammonisce il popolo e lo esorta a rispettare l’alleanza stabilita da Dio.

Lo sfondo del libro di Isaia è il libro del Deteuronomio che è proprio la base della letteratura profetica in quanto è il libro del patto dell’alleanza con delle promesse di fedeltà, di benedizioni e di maledizioni. Quindi tutto quello che accade ad Israele nell’Antico Testamento va ricondotto a Deteuronomio, alle benedizioni e alle maledizioni che essi riceveranno da parte di Dio sulle basi del loro agire.

Dato che più delle volte Israele è infedele al Signore il ruolo del profeta è proprio di accusare il popolo. Si può dire che il profeta è il procuratore della repubblica dell’alleanza, qualcuno che sostiene l’accusa.

Anche nel libro di Isaia c’è un contesto giudiziario dove Dio fa un processo al suo popolo, un resoconto degli errori di Israele, c’è un giudizio davanti a testimoni (Deteuronomio 4:26 “Io chiamo oggi a testimoniare contro di voi il cielo e la terra, che voi presto scomparirete completamente dal paese di cui andate a prendere possesso attraversando il Giordano. Voi non prolungherete in esso i vostri giorni, ma sarete interamente distrutti” – Dio disse queste parole tramite Mosè), dunque Dio chiama a testimoni “il cielo e la terra” in questo processo davanti al popolo; (Deteuronomio 30:19 “Io prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra, che io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; scegli dunque la vita, perché possa vivere, tu e i tuoi discendenti”; Deteuronomio 32:1 “Porgete orecchio, o cieli, e io parlerò; e ascolta, o terra, le parole della mia bocca”; Isaia 1:2 “Udite, o cieli, e ascolta, o terra, perché l’Eterno ha parlato: Ho allevato dei figli e li ho fatti crescere, ma essi si sono ribellati contro di me”) queste parole pronunciate da Isaia si collegano a quelle riportate dal Deteuronomio e fanno capire chiaramente che siamo nel contesto di un processo: Dio fa un processo giudiziario al suo popolo, questo è l’elemento importante sulla profezia del libro di Isaia (Isaia 1:18 “ Venite quindi e discutiamo assieme, dice l’Eterno, anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve; anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana”), “discutiamo” in termini ebraico-giuridico vuol dire “presentiamo la nostra causa” (Isaia 34:8 “Poiché è il giorno della vendetta dell’Eterno, l’anno della retribuzione per la causa di Sion”; Isaia 41:11 “Ecco, tutti quelli che si sono infuriati contro di te saranno svergognati e confusi; quelli che combattono contro di te saranno ridotti a nulla e periranno”).

  • Questa è la prima idea generale: un profeta è un procuratore da parte di Dio che richiama il popolo a rispettare l’alleanza ed è questo che fa Isaia.
  • Seconda idea generica è quella: del rapporto tra la storia e la teologia nell’Antico Testamento e nei profeti in generale.

Ci sono due errori da evitare quando leggiamo l’Antico Testamento: in particolare quello di leggerlo come se fosse un libro di storia. Non lo leggiamo solo in chiave storica perché giustamente non è un libro di storia, è molto lacunoso, parla di un antichissimo popolo abitante nell’Oriente antico. Non ci sono libri storici nella Bibbia ma sono tuttilibri profetici”: il libro di Giosuè, di Samuele ecc., prevalentemente storici, sono principalmente libri profetici nel senso che siamo sempre nel contesto dell’alleanza tra Dio e il suo popolo e che descrivono le benedizioni o le maledizioni secondo l’atteggiamento del popolo.

Nel canone ebraico si parla di profeti anteriori da Samuele ai Re e poi di profeti posteriori da Geremia in avanti.

Dunque noi dobbiamo leggere il libro profetico a scopo di teologia perché vogliamo capire quello che Dio ha da dire sul concetto dell’alleanza”.

Bisogna anche evitare l’errore opposto “spiritualizzarla senza tenere conto del contesto storico” perché sono radicati in un contesto storico molto lontano dal nostro. Isaia non è un libro facile da leggere perché ci sono tanti nomi: nomi di paesi, di regni, dei popoli; si fa fatica a capire il contesto storico (Isaia comincia a descrivere la sua vocazione così, comincia con il dire: Isaia 6:1 “Nell’anno della morte del re Uzziah, io vidi il Signore assiso sopra un trono alto ed elevato, e i lembi del suo manto riempivano il tempio”), per noi questa frase non ha alcun significato perché noi non sappiamo chi era il re Uzziah, non sappiamo quando è vissuto ma in realtà questa data è molto importante (Isaia 7:14 “Perciò il Signore stesso vi darà un segno: Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio e gli porrà nome Emmanuele”) anche se è una profezia messianica in realtà Isaia ha dato questa profezia al re Acar quindi questa profezia è iniziata allora in quel momento lì, questo ci fa comprendere che la profezia di Dio è radicata nella storia e che consiste principalmente nel rispettare il patto di alleanza.

Luisa Lanzarotta | Notiziecristiane.com

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