
Sì, lo sappiamo tutti: Pietro cammina sulle acque, finché non distoglie lo sguardo da Gesù… e comincia ad affondare.
Ed è lì che la religione si sente in dovere di intervenire con la sua solita omelia moralista: “Hai guardato il vento? Eh, vedi? Colpa tua. Hai smesso di credere, ora arrangiati.”
Ma c’è una verità che la grazia grida a gran voce, mentre il legalismo la sussurra a denti stretti, quasi infastidito.
Una verità che ribalta tutto.
Anche quando Pietro ha distolto lo sguardo da Gesù… Gesù non ha mai distolto lo sguardo da Pietro.
E questo cambia tutto.
Pietro ha dubitato, sì. Ha avuto paura. Ha ceduto all’ansia, all’insicurezza, alla carne.
Ha guardato la tempesta invece che il Maestro.
Ma Gesù non ha esitato un secondo. Non ha fatto una predica. Non ha aspettato che “imparasse la lezione”.
Lo ha afferrato. Lo ha salvato. Subito.
Perché l’amore di Dio non è una reazione al nostro comportamento: è la Sua natura.
Il Dio della religione prende le distanze.
Il Dio della grazia si avvicina.
Il Dio dei regolamenti ti dice “vedi cosa hai combinato”.
Il Dio della croce ti prende per mano e ti dice: “Io non ti lascio.”
Sì, tieni gli occhi su Gesù. Cammina sulla Sua Parola.
Ma sappi questo: anche se ti capita di vacillare, anche se ti distrai, anche se sbagli… Lui non distoglie lo sguardo da te.
La Sua fedeltà non è fragile come la nostra concentrazione.
La Sua grazia non evapora quando la paura ti travolge.
Il Suo amore non è in prova. È eterno.
Lui non ama versioni corrette di te.
Ama te. Punto.
Anche quando sei nel panico. Anche quando sei sott’acqua. Anche quando pensi di essere solo.
E in quei momenti, scopri davvero chi è.
Non solo il Dio che ti chiama a camminare… ma il Dio che ti salva quando affondi.
— Marcello Donadio @inprimopiano
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